The China Study: il salvavita

martedì 18 novembre 2014

Donatori di Sangue malati


Da Simone : Ciao Discepolo/Sensei
Diciamo che qui dalle mie parti il pane e salame tira parecchio, ma ache quello col prosciutto e formaggio. E tirano talmente tanto che te li ritrovi pure nella saletta rinfresco post-donazione... ben attrezzata devo ammettere, con caffè, latte, fette biscottate, marmellate zuccherate, succhi scadenti gdo, i sopracitati panini, bibite gassate e dulcis in fundo delle belle grosse brioches spolverate di zucchero a velo.
Mentre attendo il mio turno di donare mi guardo intorno e vedo persone belle in carne, "sane", guancione rosse e sguardo fiero di chi sta per compiere una buona doverosa azione.
L'ultima volta c'era uno che superava sicuro il quintale, la sua cintura di pelle morta implorava di essere uccisa di nuovo da quanto tirava.
Ora, sulla soglia dello smettere di donare, mi chiedo cosa ci sia dietro a tutto questo, se ci sono affari sporchi e introiti sul sangue che "regaliamo" o realmente qualcuno crede che questa sia la strada verso il futuro. Perché, visto che doniamo in ospedale, i dottori/scienziati permettono che in una saletta ristoro post donazione ci siano quelle "cose"?
Nei giornali di settore parlano del futuro, sangue sintetico creato totalmente in laboratorio ma... e se provassero a frullare brioches caffè panini e bibite ed iniettare direttamente quelli? :)
Vuoi veder che divento ricco co sta robba...
Tanta buonafede quanta disinformazione...
Che ne pensi?


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Ciao Simone. Che ne penso? Che se i dottori sapessero come stare in salute, sarebbero i primi a non ammalarsi, insieme ai loro cari. E invece... 
Penso che le tue osservazioni siano più che condivisibili. Mi chiedo che colesterolo avesse il "quintale strizzato alla cintola", e che informazioni porta a chi riceve il sangue da lui. Quando mia moglie era in ospedale per il parto, dissi loro che aveva dei limiti alimentari e che quindi ci voleva un menù ad hoc. Dopo aver specificato con una nutrizionista i cibi corretti (vegan senza glutine), il mattino seguente il parto arriva... latte con i biscotti. Eccerto! I giorni successivi era sulla stessa solfa anche dopo ripetute rimostranze. Alla fine abbiamo ceduto e le portavo io la colazione; ovviamente i pasti erano sempre a base di pasta-carne-formaggio in varie forme e combinazioni. 
Insomma, in ospedale hai quasi la certezza di entrare poco sano e uscirne più malato di come sei entrato. 
Il fatto è che i dottori studiano su libri scritti da dottori che hanno studiato un secolo fa. Le rivoluzioni scientifiche si fanno con la morte dei "baroni" non con le idee nuove (che ci sono sempre state). 
E noi? Noi ci difendiamo. Lo ripeto sempre che "chi esce da Matrix, entra in guerra", che vuol dire che la vita fuori o ai margini del sistema dello status quo è difficile, è di battaglia continua, non bisogna mai abbassare la guardia. Mai. 
Però al contempo diventiamo ispirazione per chi da Matrix vuole uscire. Per chi vuole una alternativa concreta per diventare padrone della propria salute. Noi siamo i "liberatori" delle idee e delle certezze, dimostrando che si vive sani anche e soprattutto mangiando in un altro modo. 
La cosa che mi fa specie è che leggo che dalle barbabietole (un vegetale) si potrà sintetizzare sangue umano artificiale, ma agli anemici gli si consiglia ancora la carne. Contraddizioni di una medicina che è più religione che scienza, basata su credenze non dimostrate piuttosto che su scoperte scientifiche. Ma ci sarebbe da parlare per ore e ore sull'argomento, sugli interessi di BIG PHARMA o della FOOD INDUSTRIES o del business della "ricerca" che trova e nasconde per poter continuare a ricercare. 
Insomma... se non si capisce una contraddizione evidente, come pollicino bisogna seguire i soldi per trovare la causa. Ma, in fin dei conti non sono nemmeno i soldi la causa, sono solo il mezzo con il quale l'animo umano, ormai impoverito dei valori fondamentali della vita, cerca di riempire il vuoto interiore con il surrogato materiale per eccellenza.
Io personalmente nella mia esperienza posso dire che ho iniziato per problemi di salute e sono arrivato a sondare l'animo che alberga questo corpo, in un percorso iperbolico che parte dall'alimentazione, passa da una profonda depurazione, attraversa l'attività fisica e la meditazione per capire che siamo corpo mente e spirito. Ognuna di queste parti (se così possiamo chiamarle) sono integrate e in qualche modo soggiacciono alle stesse regole: nutrimento, elaborazione e depurazione. Vale tanto per il cibo quanto per le informazioni come per i sentimenti e le emozioni. 
Quindi si arriva a capire che il giudizio comincia a perdere di significato. Già perché come lo psichiatra non si offende se un "malato mentale" lo insulta così il "risvegliato dal sonno mentale" e il "risorto dalla morte cerebrale" non si offende e non giudica chi invece ancora soffre per la propria ignoranza. Nasce invece un sentimento di con-passione (più elevata del compatimento), che fa della sofferenza altrui la propria sofferenza. Del prossimo, di tutto il prossimo, di tutto il vivente animale, umano, vegetale o planetario che sia.
L'ignoranza, cioè nello specifico "la convinzione di sapere quando invece si ignora" è la cosa che mi fa più paura. L'ignorante saccente, questo mi terrorizza. Colui che non mette in dubbio il suo non-sapere per paura di dover cambiare. Perché cambiare costa fatica, perché si sa cosa si lascia ma non si sa cosa si trova, per paura di mettere in crisi un sistema di credenze ormai consolidate, cristallizate, a cui si resta attaccati. Restereste voi attaccati ad una zattera che affonda? Ma vi accorgereste che la zattera sta affondando?
Smontare il proprio credo è un po' come morire e rinascere un po' diversi. Modificare il proprio pensiero, il proprio sistema di credenze, rendersi conto che forse fino a quel momento si è percorso un sentiero "sbagliato", o almeno non coerente con i propri obiettivi di salute, di vita felice, di principi sani, ecc. è come rendersi conto che il mondo come lo hai sempre visto è una costruzione posticcia, proprio come in Matrix. Il cervello dopo una certa età fa fatica ad accettarlo.... ma c'è sempre speranza.
Siamo partiti dal sangue, linfa della vita, passando per alimentazione e arrivando all'animo umano. Questa è la vita. Tutto è connesso. Cieco è colui che pensa che ci sino delle separazioni tra le "cose" dentro e fuori di noi. Il cibo agisce sull'umore, sulla lucidità mentale, ma anche sulla flessibilità dei muscoli e sulla neuroplasticità. Lo stesso lo fa la meditazione, agendo sul soma, sulla fame, sul sonno, sulla psiche e molto altro ancora. Per non parlare poi dell'attività fisica che modifica radicalmente il funzionamento dell'intero organismo, aumentando le capacità depurative, la capacità intellettive grazie ad una circolazione maggiore di sangue, e tanto tanto altro. Come si fa a pensare anche solo ad immaginare che queste cose non siano tra loro connesse? Agire su una fa bene, ma agire su tutti i livelli... beh è rivoluzionario per chiunque. Si procede un po' alla volta, ma se vogliamo che il mondo fuori cambi, siamo noi i primi a dover fare tale cambiamento. Il resto è una mera conseguenza.

Basta, vi ho inondato di mie idee un po' a 360°... spero che vi siano state di stimolo per qualche riflessione, anche le critiche ci stanno. Ho comunque risvegliato una parte del vostro cervellone sotto utilizzato. Ricordate amici miei SIETE PIU' DI CIO' CHE CREDETE DI ESSERE. Allora basta mentirsi! siate grandiosi e splendenti anche e soprattutto nella notte più oscura. Non c'è ombra senza luce, non c'è luce senza ombra.

Buona vita dal vostro Discepolo Nutrizionauta.