The China Study: il salvavita

domenica 6 marzo 2011

Ma i medici hanno studiato chimica?

Rieccoci! Finalmente, scusate ma ho dovuto dare l'esame di chimica (inorganica, organica e biochimica...). Adesso però vi devo raccontare le mie scoperte "bio-chimiche". Di seguito riporto un approfondimento del testo "Fondamenti di chimica per naturopati" testo della scuola SIMO di naturopatia scritto da 2 chimici ed un medico, edizioni eNea. Quindi niente scuse, sono informazioni da fonti sicure.


L'argomento di questo post è il colesterolo. E chi lo nega, l'eccesso di colesterolo (alcol steroideo) è pericoloso per arterie ma non solo. E chi si occupa del metabolismo del colesterolo per l'organismo? Il fegato. Quindi vi riporto l' "aprofondimento 14-C - Il colesterolo" di pagina 253 del suddetto testo.

Il colesterolo nel fegato viene impiegato in buona parte per la produzione di bile, liquido di colore giallo verde immagazzinato nella colecisti tra un pasto e l'altro. La bile viene secreta nel duodeno per emulsionare i grassi alimentari e per renderli assorbibili dall'intestino tenue. Sempre grazie al potere emulsionante della bile, essendo insolubile come tutti gli altri grassi, il colesterolo segue il  flusso ematico avvolto in complessi di lipoproteine chiamati chilomicroni, prodotti e assemblati nell'epitelio intestinale durante la fase prandiale.
I chilomicroni inglobano trigliceridi e colesterolo e li veicolano ai capillari del tessuto adiposo e dei muscoli, dove al 90% sono utilizzati e immagazzinati. Le particelle rimanenti vanno  al fegato dove con altri trigliceridi, lecitina, proteine e colesterolo formano le VLDL  (Very Low Density Lipoproteins, lipoproteine a densità molto bassa). Queste percorrono la circolazione sanguigna fino ai siti periferici. Qui le VLDL sono idrolizzate dalla lipoproteinlipasi rilasciando gran parte del loro contenuto di trigliceridi che diffondono nei tessuti per utilizzo o deposito.
Le VLDL si trasformano così in IDL (Intermediate Density Lipoproteins, lipoproteine a densità intermedia), che normalmente non sono riscontrabili nel sangue. Le IDL sono idrolizzate a livello epatico  e convertite in LDL (Low Density Lipoproteins, lipoproteine a bassa densità).
Le LDL, che sono anche dette lipoproteine del colesterolo cattivo, trasportano il colesterolo dal fegato ai tessuti endocrini per la formazione di ormoni, alla pelle per la sintesi della vitamina D, al tessuto nervoso per la formazione delle guaine mieliniche. Le LDL possono trasportare anche tossine liposolubili, sostanze cancerogene e acidi grassi ossidati. Le LDL fuoriescono dalla circolazione e raggiungendo le cellule parenchimatiche del fegato, dove cedono il loro carico di colesterolo, si convertono in HDL (High Density Lipoprotein, lipoproteine ad alta densità).
Le HDL, anche dette lipoproteine del "colesterolo buono" hanno il compito di trasportare il colesterolo in eccesso, o necessario in caso di bisogno, dalle cellule adipose della periferia al fegato. Le HDL con il carico di colesterolo e le tossine liposolubili vengono a formare la bile che svolge la doppia funzione di emulsione dei grassi e di eliminazione delle sostanze nocive nelle feci.
Riassumendo il percorso metabolico del colesterolo può essere il seguente:

fegato/int. tenue --› chilomicroni --› VLDL --› ILD --› LDL --› HDL --› bile --› escrezione.

La formazione di HDL dipende essenzialmente dalla quantità di LDL ed è inibita dall'abbondanza di HDL causata da un insufficiente scarico di bile, ossia da un eccesso di colesterolo che viene riproposto alle cellule.
La densità a cui si fa riferimento parlando delle lipoproteine è legata al loro contenuto lipidico. In particolare la densità è tanto più bassa quanto maggiori sono i trigliceridi racchiusi all'interno della particella.
Possiamo raffigurare schematicamente nella seguente tabella il contenuto dei trigliceridi e del colesterolo nelle lipoproteine.

Il colesterolo deriva sia dall'alimentazione che dalla sintesi endogena. Gli alimenti ad alto contenuto di colesterolo sono quelli di origine animale, generalmente ricchi di grassi saturi come uova, burro, carni, salumi, formaggi ed alcuni crostacei. Circa l'80-90% del colesterolo totale viene prodotto autonomamente dal nostro organismo, soprattutto dal fegato ma anche dal surrene e dalle ghiandole sessuali spiegando il motivo per cui alcuni soggetti, nonostante un'alimentazione equilibrata e un regolare programma di attività fisica, abbiano livelli di colesterolo costantemente elevati. Quando la produzione endogena è fisiologicamente elevata,  come in questi casi, si parla di ipercolesterolemia familiare.
Qualunque sia la sua origine, l'ipercolesterolemia è caratterizzata da una concentrazione di colesterolo nel sangue (colesterolemia) superiore al valore normale. Il colesterolo in eccesso legato a tali lipoproteine tende ad accumularsi sull'endotelio delle arterie, formando aggregati sempre più densi fino a generare delle vere e proprie placche, dette ateromi. Queste placche fanno perdere la naturale elasticità delle arterie e possono causare gravi danni soprattutto al cuore (infarto) o al cervello (ictus).

OSSERVAZIONI

Faccio notare che SOLO nel caso si abbia un'alimentazione equilibrata, cioè che non introduce nemmeno quel 10-20% di colesterolo e che se si fa REGOLARE attività fisica, allora si può parlare di colesterolemia familiare. "Oggi la bistecca, domani la frittata, poi il formaggio, la pizza, il ragù, domenica la grigliata, e poi mi guardo la TV..." sono la norma.


Poi mi chiedo: ma se il colesteorlo è regolato dal metablismo del fegato, livelli elevati di colesterolo non sono l'indice che il nostro fegato è in grave difficoltà? Perché si fanno mille misurazioni ma questo indicatore così importante è contemplato solo come causa di arterosclerosi e non come indicatore della salute del fegato? L'intervento della medicina non è passare ad una dieta senza colesterolo (frutta e verdura) e fare una bella depurazione del fegato. Ci mancherebbe!... Meglio la pillola del colosterolo (velenosa) o le lecitine vegetali (utili ma non risolutrici).

In un altro passagio a pagina 208 il testo recita così:
I trigliceridi giocano un ruolo importante nelle patologie. Alti livelli di trigliceridi in circolo sono strettamente connessi all'arteriosclerosi, al rischio di infarto del miocardio e di ischemia cerebrale. Un'altra patologia causata dagli alti livelli di trigliceridi è la pancreatite.
Ultimamente un caro amico di famiglia ha subito l'asportazione del lobo sinistro del fegato perché in eccesso di calcoli ed affetto da pancreatite. Motivazione della patologia da parte dei medici... "non si sa, forse infezione virale." AH AH AH AH ...
Ma che cavolo hanno studiato all'università questi dottoroni!?! possibile che il troppo studio li renda del tutto ciechi???

Vorrei osservare che colesterolo e trigliceridi, vengono usati dal corpo per trasportare ed eliminare le tossine. Mi domando: "quando l'eccesso di trigliceridi viene conservato come riserva, formando la pancia, il salvagente, i fianchi, ecc. che indicatore è?" Secondo me indica inequivocabilmente l'accumulo di tossine, di un fegato in gravissima difficoltà (anche se le analisi dicono il contrario) e di un eccesso di grassi animali. Cioè "se il fegato non riesce più ad eliminare, stipa tutto nello sgabuzzino: la ciccia".

Chiudo osservando che il colesterolo è li precursore di ormoni steroidei (surreni) e sessuali (gonadi). Mi domando: "un eccesso di colesterolo non è che aumenta la carica aggressiva (adrenalina, noradrenalina dei surreni) ed iperattività sessuale (testosterone, ecc.)?". Come già avevo acccennato nel mio precedente post sulla carne, non mi sento di escludere questo legame sempre più evidente, e voi?

Per questa volta c'è anche fin troppo grasso che cola, quindi vi saluto fino al prossimo post.
Ciao a tutti!

5 commenti:

  1. Ah non so. Anche se l'avessero studiata per bene, una volta terminata l'università ti assicuro che verrebbe loro fatta dimenticare in quanto l'informazione sui medicinali fatta dagli informatori riesce bene a fare loro il lavaggio del cervello e somministrando la solita pappa scientifica pronta.
    Molti prescrivono in buona fede, penso siano pochi quelli che si sbattono per documentarsi e crearsi una propria visione.
    Per non parlare di alimentazione... la maggior parte dei medici, soprattutto quelli di base, di alimentazione sa molto poco e gli specialisti, che teoricamente ne dovrebbero sapere di più, non hanno mai voglia, nè tempo di stare ad acculturare il paziente.
    Molto più veloce scrivere la ricettina con la pillolina e dire "Avanti il prossimo!!"

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  2. scosa ma la iperattività sessuale tu la consideri un male???

    fosse perme solo carne formaggio e "patata" ttutti i giorni

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  3. Sul sesso, vorrei fare un post appost! Con "iperattività sessuale" intendo situazioni imbarazzanti nelle quali la tua mente e tutto il tuo organismo non può fae altro che focalizzarsi su qull'unica cosa. Immagina ad esempio di dover studiare, lavorare, avere a che fare con persone professionalmente, o con amici in attività sportive, ecc. ed il tuo mente/corpo è dirottato totalmente su quell'unico "chiodo fisso". Beh, non ci trovo nulla di divertente nel perdere il controllo di se ed essere condizionato completamente da un eccesso di ormoni sessuali in circolo dovuti al troppo colesterolo non gestito correttamente dall'organismo... non credi? Vogliamo poi parlare degli stupri? Cioè quando psiche (paura-->aggressività) e corpo (ormoni) si miscelano e diventano dinamite? Sono almeno argomenti degni di riflessione...

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  4. allora mica solo perche mangio testosterone a gogo giro per l'ufficio col "mente/corpo" in tiro guardando le colleghe (che diciamo per alcuune potrebbe anche starci e magari poi ci stanno anche loro).
    secondo, per passare dall'avere il "mente/corpo2 in tiro agli stupri, non credo che basti solo mangiare carne, a parer mio ci stanno dietro anche moooolti altri fattori che spaziano dall'educazione allo stato psicologico di certe persone.

    per sdrammatizzare un po: e si i tuoi colleghi (futuri passati e presenti)mangiassero solo carne?

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