The China Study: il salvavita

lunedì 19 gennaio 2015

Vegani strani e poco sani

Bentornati a tutti su queste pagine. Intanto un augurio di Buon Anno 2015 ricco, sano e felice per tutti, ma proprio tutti: buoni, cattivi, belli e brutti. Perché l'Amore non  ha colore, e non credete a ciò che viene somministrato sapientemente dai media. Non credete a nuovi o vecchi nemici. Nulla è mai per caso e la spiegazione più ovvia, quella che viene servita su un piatto d'argento, di solito non è la verità, ma uno specchietto per le allodole. Ma alla fine ognuno vede il mondo con i propri occhiali colorati. L'importante è sapere che su gli occhi si hanno degli occhiali colorati, nostri o più probabilmente messi li da altri.

Vegani e altri strani.
Ma veniamo all'argomento di oggi. Parliamo di stili alimentari e persone poco sane, ma soprattutto di false credenze. Intanto dire vegan, non vuole dire sano, come non lo è macrobiotico, oppure crudista o fruttariano e men che meno onnivoro standard.
Infatti ognuno di questi ha dei punti deboli che se non sono noti, creano problemi nel nutrimento e nella conseguente salute.
Non parliamo solo di banali carenze, che hanno motivazioni meno immediate che la banale mancanza di un gruppo di alimenti, ma piuttosto all'introduzione di cibi comunque dannosi all'organismo, tanto da creare disequilibri che leggiamo come malattie. Infatti se una mucca può estrarre dalla sola erba e fiori i nutrienti necessari, vuol dire che nel suo cibo elettivo ci deve essere tutto il necessario: proteine, grassi, zuccheri, sali minerali, vitamine, ecc. Quindi il problema non è se introduco o meno nutrienti, il problema è se sono capace o meno ad assimilare quello che mi serve.
In questo la salute della mucosa dell'apparato digerente (bocca, stomaco, intestino tenue, intestino crasso) è di importanza cruciale. Infatti abbiamo carenze alimentari (ferro, B12, calcio, ecc) anche, forse soprattutto, in persone che hanno un'alimentazione onnivora standard. Quindi analizziamo i punti deboli dei vari stili alimentari e vediamo cosa è migliorabile per arrivare ad una alimentazione salutare e soddisfacente.

Dieta Onnivora Standard.
In questa dieta la problematica maggiore è data dalla presenza e dall'eccesso di proteine e grassi di origine animale come carne, pesce, latte e uova e loro derivati. Questi alimenti forniscono un eccesso di proteine e grassi saturi che portano l'equilibrio dell'organismo verso uno stato acido, chiedendo al sistema di compensare per mantenere l'omeostasi. Questo crea tossine che se in eccesso non vengono eliminate, creando stati infiammatori locali e generali, oltre ad aumentare gli strati grassi e sovraffaticando Fegato e Reni. Il punto debole di questo tipo di dieta è quindi uno, ma i problemi che crea sono moltissimi.

Dieta latto-ovo-Vegetariana.
Nella dieta vegetariana classica, abbiamo ancora una presenza di alimenti dannosi per la salute come latte e uova e derivati come i formaggi. Infatti il latte contiene la caseina (proteina cancerogena e promotrice delle cellule cancerose) oltre al lattosio che è uno zucchero non compatibile con l'età adulta. Le uova invece sono talmente ricche e dense in proteine e grassi animali che equivalgono ad uno tsunami per il fegato, il quale è sottoposto ad un super lavoro e produce moltissimi acidi che intossicano l'organismo e affaticano i reni, oltre alla eccessiva produzione di muco. I vegetariani infatti non godono di una salute migliore degli onnivori standard.

Dieta Macrobiotica.
Questo tipo di dieta è interessante in quanto si rifà al modello filosofico del Tao (Yin-Yang), sviluppata (o riscoperta) e diffusa da George Osawa e seguaci. Tale dieta prevede l'uso di soli alimenti vegetali, con l'ammissione del pesce. In particolare prevede l'uso di alimenti tagliati, preparati e cotti con attenzioni particolari, e ha molti punti favorevoli. Ma qui voglio evidenziare i punti deboli, come: cibi stracotti, i quali perdono quasi tutti i nutrienti utili al nostro organismo; favorisce in modo eccessivo i cereali considerati il cibo elettivo e più equilibrato, mentre invece sono cibi mucogeni; evita quasi del tutto frutta e verdura cruda, perdendo così tutti i nutrienti vitaminici, enzimatici e antiossidanti offerti dalla natura; utilizzo di zuppe liquide prima del pasto, rallentando così la digestione; utilizzo di cibi fermentati e ovviamente la possibilità di mangiare il pesce, che ricade nel caso della dieta onnivora, anche se con un impatto minore.

Dieta Vegana.
Io mangio vegan, ma questo non vuol dire che "una"dieta vegan sia salutare. Se nella dieta comunque persistono cereali mucogeni, il nostro intestino resterà sempre costipato, e intossicato, favorendo l'infiammazione e il malassorbimento dei nutrienti. Soprattutto i cereali ricchi di glutine (o meglio di prolamine) sono tossici per l'organismo. Eliminarli vuol dire liberarsi finalmente di una costipazione cronica in cui i liquami di scarto non restano incrostati sulle pareti del nostro apparato digerente. Anche il riso e altri cibi amidacei (come spiega chiaramente Ehret, nella sua Dieta Senza Muco) sono da evitare il più possibile, ma un risottino integrale una volta al mese è decisamente possibile. Attenzione anche al lato oscuro: il vegan junk food, come patatine fritte, dolci vegan zuccherati, bibite gassate, fritture varie, oppure le solanacee che intossicano l'organismo o l'eccesso di prodotti a base di soia. Insomma, non è semplice come sembra.

Dieta Crudista.
In questo caso la questione va chiarita subito: crudista non vuol dire vegana. Anche mangiare carne cruda è dieta crudista. Quindi una dieta onnivora crudista, sempre nella massima igiene, è meglio di una onnivora standard, perché contiene più nutrienti e meno cancerogeni (per es. la carne bruciacchiata è cancerogena). La dieta vegana crudista invece è davvero ottima come dieta. Riscontro però solo due difetti in questo tipo di alimentaizone. Il primo è di forma, nel senso che chi "cucina" crudista tende ad elaborare molto i cibi anche senza l'uso del fuoco, il che li allontana comunque dal loro stato "grezzo" naturale. E' però solo un falso problema, anche se io prediligo un cibo vicino allo stato grezzo naturale. L'altra questione invece è più di sostanza. Chi mangia crudista e promuove tale dieta, la migliore secondo me, è che si trascura l'esterno. Vi faccio un esempio: lo immaginate un eschimese che mangia solo frutta e verdura cruda (ammesso che le riesca a trovare)? Si trasformerebbe in un calippo dopo una settimana. l'ambiente esterno è fondamentale per una dieta salutare e confortevole. Io ho provato un anno intero la dieta vegan crudista, ed ho riscontrando molta energia fisica, robusta salute e lucidità mentale. Però vivendo al nord di Milano ho subito molto l'abbassamento di temperatura del corpo. La questione non è trascurabile, ma la soluzione sta nel fare 50/50 oppure 20/80 tra cotto e crudo per restare in un equilibrio salutare e piacevole.


Dieta Fruttariana.
La dieta fruttariana prevede solo frutta cruda. L'importante è sapere cos'è la frutta. Una zucchina è un frutto? il pomodoro? Le noci e le nocciole? Se questo tipo di dieta è seguito bene con un buon equilibrio di frutta a guscio, ortaggi e frutta da albero è molto salutare, anche se ne ho avuto esperienza solo per un periodo limitato. Il limite che ho notato è che con tutti gli zuccheri che ingerivo, la mente tendeva "ad andare via". Meno potere di concentrazione e un po' più di "vacuità". Si dice che la frutta è troppo yang (yin secondo la macrobiotica che inverte le categorie), porta troppo in alto. Ve lo confermo, a me è successo proprio così, però si sta veramente bene. Solo che non è in armonia con la vita che facciamo: lavoro, figli, corse, pianificazione, attenzione alla guida, ecc. Se fossimo ai Caraibi a fare vita da spiaggia, sarebbe perfetta... altrimenti bisogna "mediare".

Conclusioni.
Oltre alle regole generali, all'ambiente, alle modalità di preparazione, ecc. una dieta deve tener conto del fabbisogno personale in relazione all'attività sportiva o lavorativa svolta. Tenere conto delle stagioni (per es. d'estate è più facile essere fruttariani) mentre d'inverno è più difficile, ma anche poco "naturale".
Capite bene che passare da una dieta di tipo onnivoro standard ad una che predilige la gran parte degli alimenti di origine vegetale (macrobiotica, vegan, ecc.) si compie un salto verso una migliore salute. Ma che queste siano sempre e comunque l'ottimo, non è detto.
In conclusione non ci sono modelli ESATTI a cui aderire, c'è solo la dieta omocompatibile, che nella mia opinione è da cercarsi nel mondo vegetale, senza cereali, comprensiva della parte cruda e parte cotta, in equilibrio con l'ambiente circostante. Ogni cibo vegetale ha le sue caratteristiche peculiari, per esempio io ho ridotto al minimo  l'utilizzo delle solanacee, limitandomi a poco pomodoro, alle patate e saltuariamente ai peperoni. Insomma non c'è una regola, o almeno non l'ho ancora trovata, che si rifaccia ad una filosofia semplificatrice. Gli animali hanno la capacità di saper scegliere il cibo salutare per loro, riconoscendolo e nutrendosene. Noi questa capacità l'abbiamo persa, ma forse possiamo recuperarla.... chissà.
Per ora non ci resta che fare del nostro meglio con quello che abbiamo. Il resto si vedrà strada facendo.

Bene. E' stato un piacere davvero scrivervi questo post che avevo dentro da tanto tempo. Come sempre non prendetelo come oro colato, ma come spunti di riflessione per approfondimenti personali. Attendo i vostri commenti a riguardo, in attesa del mio prossimo post sulle.... CALORIE!

Un abbraccio dal vostro affezionato Discepolo Nutrizionauta.

martedì 18 novembre 2014

Donatori di Sangue malati


Da Simone : Ciao Discepolo/Sensei
Diciamo che qui dalle mie parti il pane e salame tira parecchio, ma ache quello col prosciutto e formaggio. E tirano talmente tanto che te li ritrovi pure nella saletta rinfresco post-donazione... ben attrezzata devo ammettere, con caffè, latte, fette biscottate, marmellate zuccherate, succhi scadenti gdo, i sopracitati panini, bibite gassate e dulcis in fundo delle belle grosse brioches spolverate di zucchero a velo.
Mentre attendo il mio turno di donare mi guardo intorno e vedo persone belle in carne, "sane", guancione rosse e sguardo fiero di chi sta per compiere una buona doverosa azione.
L'ultima volta c'era uno che superava sicuro il quintale, la sua cintura di pelle morta implorava di essere uccisa di nuovo da quanto tirava.
Ora, sulla soglia dello smettere di donare, mi chiedo cosa ci sia dietro a tutto questo, se ci sono affari sporchi e introiti sul sangue che "regaliamo" o realmente qualcuno crede che questa sia la strada verso il futuro. Perché, visto che doniamo in ospedale, i dottori/scienziati permettono che in una saletta ristoro post donazione ci siano quelle "cose"?
Nei giornali di settore parlano del futuro, sangue sintetico creato totalmente in laboratorio ma... e se provassero a frullare brioches caffè panini e bibite ed iniettare direttamente quelli? :)
Vuoi veder che divento ricco co sta robba...
Tanta buonafede quanta disinformazione...
Che ne pensi?


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Ciao Simone. Che ne penso? Che se i dottori sapessero come stare in salute, sarebbero i primi a non ammalarsi, insieme ai loro cari. E invece... 
Penso che le tue osservazioni siano più che condivisibili. Mi chiedo che colesterolo avesse il "quintale strizzato alla cintola", e che informazioni porta a chi riceve il sangue da lui. Quando mia moglie era in ospedale per il parto, dissi loro che aveva dei limiti alimentari e che quindi ci voleva un menù ad hoc. Dopo aver specificato con una nutrizionista i cibi corretti (vegan senza glutine), il mattino seguente il parto arriva... latte con i biscotti. Eccerto! I giorni successivi era sulla stessa solfa anche dopo ripetute rimostranze. Alla fine abbiamo ceduto e le portavo io la colazione; ovviamente i pasti erano sempre a base di pasta-carne-formaggio in varie forme e combinazioni. 
Insomma, in ospedale hai quasi la certezza di entrare poco sano e uscirne più malato di come sei entrato. 
Il fatto è che i dottori studiano su libri scritti da dottori che hanno studiato un secolo fa. Le rivoluzioni scientifiche si fanno con la morte dei "baroni" non con le idee nuove (che ci sono sempre state). 
E noi? Noi ci difendiamo. Lo ripeto sempre che "chi esce da Matrix, entra in guerra", che vuol dire che la vita fuori o ai margini del sistema dello status quo è difficile, è di battaglia continua, non bisogna mai abbassare la guardia. Mai. 
Però al contempo diventiamo ispirazione per chi da Matrix vuole uscire. Per chi vuole una alternativa concreta per diventare padrone della propria salute. Noi siamo i "liberatori" delle idee e delle certezze, dimostrando che si vive sani anche e soprattutto mangiando in un altro modo. 
La cosa che mi fa specie è che leggo che dalle barbabietole (un vegetale) si potrà sintetizzare sangue umano artificiale, ma agli anemici gli si consiglia ancora la carne. Contraddizioni di una medicina che è più religione che scienza, basata su credenze non dimostrate piuttosto che su scoperte scientifiche. Ma ci sarebbe da parlare per ore e ore sull'argomento, sugli interessi di BIG PHARMA o della FOOD INDUSTRIES o del business della "ricerca" che trova e nasconde per poter continuare a ricercare. 
Insomma... se non si capisce una contraddizione evidente, come pollicino bisogna seguire i soldi per trovare la causa. Ma, in fin dei conti non sono nemmeno i soldi la causa, sono solo il mezzo con il quale l'animo umano, ormai impoverito dei valori fondamentali della vita, cerca di riempire il vuoto interiore con il surrogato materiale per eccellenza.
Io personalmente nella mia esperienza posso dire che ho iniziato per problemi di salute e sono arrivato a sondare l'animo che alberga questo corpo, in un percorso iperbolico che parte dall'alimentazione, passa da una profonda depurazione, attraversa l'attività fisica e la meditazione per capire che siamo corpo mente e spirito. Ognuna di queste parti (se così possiamo chiamarle) sono integrate e in qualche modo soggiacciono alle stesse regole: nutrimento, elaborazione e depurazione. Vale tanto per il cibo quanto per le informazioni come per i sentimenti e le emozioni. 
Quindi si arriva a capire che il giudizio comincia a perdere di significato. Già perché come lo psichiatra non si offende se un "malato mentale" lo insulta così il "risvegliato dal sonno mentale" e il "risorto dalla morte cerebrale" non si offende e non giudica chi invece ancora soffre per la propria ignoranza. Nasce invece un sentimento di con-passione (più elevata del compatimento), che fa della sofferenza altrui la propria sofferenza. Del prossimo, di tutto il prossimo, di tutto il vivente animale, umano, vegetale o planetario che sia.
L'ignoranza, cioè nello specifico "la convinzione di sapere quando invece si ignora" è la cosa che mi fa più paura. L'ignorante saccente, questo mi terrorizza. Colui che non mette in dubbio il suo non-sapere per paura di dover cambiare. Perché cambiare costa fatica, perché si sa cosa si lascia ma non si sa cosa si trova, per paura di mettere in crisi un sistema di credenze ormai consolidate, cristallizate, a cui si resta attaccati. Restereste voi attaccati ad una zattera che affonda? Ma vi accorgereste che la zattera sta affondando?
Smontare il proprio credo è un po' come morire e rinascere un po' diversi. Modificare il proprio pensiero, il proprio sistema di credenze, rendersi conto che forse fino a quel momento si è percorso un sentiero "sbagliato", o almeno non coerente con i propri obiettivi di salute, di vita felice, di principi sani, ecc. è come rendersi conto che il mondo come lo hai sempre visto è una costruzione posticcia, proprio come in Matrix. Il cervello dopo una certa età fa fatica ad accettarlo.... ma c'è sempre speranza.
Siamo partiti dal sangue, linfa della vita, passando per alimentazione e arrivando all'animo umano. Questa è la vita. Tutto è connesso. Cieco è colui che pensa che ci sino delle separazioni tra le "cose" dentro e fuori di noi. Il cibo agisce sull'umore, sulla lucidità mentale, ma anche sulla flessibilità dei muscoli e sulla neuroplasticità. Lo stesso lo fa la meditazione, agendo sul soma, sulla fame, sul sonno, sulla psiche e molto altro ancora. Per non parlare poi dell'attività fisica che modifica radicalmente il funzionamento dell'intero organismo, aumentando le capacità depurative, la capacità intellettive grazie ad una circolazione maggiore di sangue, e tanto tanto altro. Come si fa a pensare anche solo ad immaginare che queste cose non siano tra loro connesse? Agire su una fa bene, ma agire su tutti i livelli... beh è rivoluzionario per chiunque. Si procede un po' alla volta, ma se vogliamo che il mondo fuori cambi, siamo noi i primi a dover fare tale cambiamento. Il resto è una mera conseguenza.

Basta, vi ho inondato di mie idee un po' a 360°... spero che vi siano state di stimolo per qualche riflessione, anche le critiche ci stanno. Ho comunque risvegliato una parte del vostro cervellone sotto utilizzato. Ricordate amici miei SIETE PIU' DI CIO' CHE CREDETE DI ESSERE. Allora basta mentirsi! siate grandiosi e splendenti anche e soprattutto nella notte più oscura. Non c'è ombra senza luce, non c'è luce senza ombra.

Buona vita dal vostro Discepolo Nutrizionauta.

mercoledì 15 ottobre 2014

Dimagrire è la conseguenza dello star bene

Ciao Cari amici, questo post anticipa quello che voglio scrivere e previsto per l'inizio del prossimo mese. Il motivo è che ho ricevuto una richiesta di aiuto, tramite blog, troppo interessante da non condividerla in prima pagina con tutti. Iniziamo quindi a riportarla di seguito, lasciandola nell'anonimato:

Ciao, mi chiamo S. e per caso sono arrivato qui, trovando questo blog davvero interessante.Ho 44 anni e dopo anni di cattiva digestione (e cattiva alimentazione), gonfiore e senso di malessere, andando comunque regolarmente in bagno, nel mese di maggio il mio medico omeopata mi ha suggerito un primo ciclo di tre clisteri, trovandomi l'intestino tenue completamento intasato, irritato e gonfio.Nella sacca ho introdotto una bustina di camomilla e un cucchiaio di bicarbonato di sodio e inoltre ho iniziato una dieta togliendo latticini, farinacei e alimenti che contenessero glutine.Da subito ne ho avuto giovamento e in pochi mesi ho perso 9 kg, tutti all'altezza della pancia. e oltre al mio intestino, anche il mio umore ne ha avuto giovamento.Questa settimana il medico, che ha escluso celiachia o intolleranza al glutine, mi ha proposto un secondo ciclo analogo, per andare ancora più in profondità nella pulizia.Bene, dopo avere fatto i clisteri tra domenica e giovedì, sono stato quasi travolto da un malessere generale, non solo alla pancia ma soprattutto la mente, procurandomi angoscia, con pensieri e sensazioni molto negative. e questo si accentua se mangio qualcosa, dove l'inizio della digestione diventa una vera via crucis.Ed è l'aspetto emotivo che più mi sta "spiazzando", come se togliere "strati" nella pancia, abbia fatto esplodere emozioni antiche che giacevano da tempo.Sto diventando scemo o è normale e fa parte del processo?Nel caso, cosa mi consigli per gestire al meglio questa situazione che mi sta procurando parecchi disagi?Grazie, ciao.

Adesso andiamo con ordine
Intanto grazie degli apprezzamenti, sempre graditi che mi dicono che sono sulla strada giusta. Anche se qualche critica costruttiva non sarebbe male ogni tanto... perché permette di crescere.

I clisteri

"il mio medico omeopata mi ha suggerito un primo ciclo di tre clisteri, trovandomi l'intestino tenue completamento intasato, irritato e gonfio"

la prima domanda che mi faccio è perché fare dei clisteri che vanno a pulire l'intestino crasso (cioè l'ultima parte dell'intestino) quando la parte in difficoltà è il tenue (cioè la prima parte)?
Da un punto di vista meccanico non c'è alcun vantaggio nel farlo, da un punto di vista di mucosa, disinfiammando la mucosa del crasso, si allevia anche l'infiammazione del tenue in quanto parte dello stesso tessuto.

Non è la caloria a far ingrassare, ma la TOSSINA

"ho iniziato una dieta togliendo latticini, farinacei e alimenti che contenessero glutine.Da subito ne ho avuto giovamento e in pochi mesi ho perso 9 kg, tutti all'altezza della pancia."

ooh finalmente qualcuno che ha dimostrato (oltre al sottoscritto e altre mille persone) che per dimagrire fare diete non serve a niente! bisogna eliminare i cibi tossina! quali sono questi cibi?... facilissimo: latte, latticini, lattosio e derivati + tutti i cibi contenenti glutine. Le proteine animali sarebbero comunque da eliminare. Questo ha portato S a perdere in pochi mesi ben 9 chili tutti sulla pancia!!!
Esatto! già, perché se mi si gonfia una caviglia diciamo che c'è qualcosa che non va alla caviglia, se mi si gonfia un ginocchio, qualcosa non va al ginocchio, se si gonfia la pancia... è tutto normale! Eccerto. Il linguaggio del corpo è semplice e diretto, solo che vediamo solo quello che vogliamo vedere, e non quello che c'è!
Comunque bravo S, ottimo risultato.
Tutto migliora, intestino umore, energia, insomma tutto ok. Ma poi...

Questione di energie secondo la MTC

"dopo avere fatto i clisteri tra domenica e giovedì, sono stato quasi travolto da un malessere generale, non solo alla pancia ma soprattutto la mente, procurandomi angoscia, con pensieri e sensazioni molto negative. e questo si accentua se mangio qualcosa, dove l'inizio della digestione diventa una vera via crucis"

Qui arriva il cuore della questione. Togliendo i cibi velenosi per il suo organismo, sono state liberate le tossine fisiche ed emotive, che circolando liberamente hanno cambiato l'umore. Ma tutto inizia ocn il secondo ciclo di clisteri. Qualcosa è andato in crisi.
Qui abbiamo uno stato di Angoscia. Definiamola come preoccupazione e paura mescolate che si amplificano.
Quindi vediamo che la preoccupazione è legata alla loggia della Terra, ed in particolare alla funzione energetica della Milza: l'elaborazione di cibo ed informazioni. Quando si è in deficit di Qi di Milza, si hanno gonfiori addominali, difficoltà digestive, ritenzione idrica, depressione del sistema immunitario.
La paura invece è legata alla loggia dell'Acqua ed alla funzione dell'energia dei Reni (surrenali),  e subentra quando il Qi di Rene è in deficit, cioè uno stato di debolezza. Di solito accade per stress prolungato, superlavoro, grandi sforzi di volontà o fortissime emozioni e momenti di tensione o eccitazione.
Inoltre il Qi di Reni alimenta il Qi di Milza.

La situazione di S quindi rispecchia abbastanza bene tutto questo. Modificare l'alimentazione standard per una completamente diversa è uno stress enorme soprattutto di volontà (forza dei Reni), sommata ad una moderata paura per la salute. Inoltre abbiamo già una debolezza di Milza prolungata, visti i sintomi riportai prima del trattamento, ma che modificando l'alimentazione sono migliorati, ma poi hanno avuto un tracollo.

Come risolvere?
per la parte emotiva ti suggerisco l'applicazione della tecnica di EFT, la quale si basa su principi di MTC e ha lo scopo di riequilibrare il livello energetico dei meridiani energetici.
Integra con qualche seduta di shiatsu o tuina o cromopuntura cinese (che è quella che pratico io con buonissimi risultati) o meglio ancora applicazioni in moxibustione cinese per tonificare il Qi in deficit (tranquilli non sono previste torture!).
Poi restare tranquilli perché comunque fa parte del processo. Hai liberato tossine, vanno espulse. Quindi un po' di pazienza. Se i clisteri al momento ti danno più problemi che altro, sospendili. Inoltre tu li hai fatti con il bicarbonato, che secondo me non va usato per i clisteri. Infatti la flora intestinale è acidofila, cioè per ambiente acido. Tu l'hai alcalinizzato, eliminando tutta la flora intestinale. Questo secondo me ha contribuito molto. Sospendili e suggerisco di assumere Lifeplan Multidophilus non coltivato in culture di latte vaccino.

Conclusioni
Ringraziando S per averci permesso di approfondire un rapporto importantissimo tra alimentazione, stato di salute ed emotività. Vi faccio un'altro esempio. Ho le mie abitudini alimentari che sono tutt'altro che semplici. Cioè sarebbero semplici, ma non per il sistema sociale in cui viviamo. Se quindi per vari casi esco fuori dal mio schema ottimo, restando nell'ambito dei cibi che mangio di solito, quindi: mangio più abbondante, ad un orario serale più tardo, in combinazioni che non sono ottimali, la mi digestione rallenta. Quindi Milza-Stomaco e Fegato-Cistifellea sono messi a dura prova. Il mio umore cambia. Divento irritabile (emozione legata al Fegato), appesantito, mi cola il naso e mi lacrimano gli occhi (umidità in eccesso non gestita dalla Milza), divento preoccupato per piccole cose, riposo male e il mattino dopo ho un buco allo stomaco.

Insomma il modello a cui ci si potrebbe riferire è:

Cibo ==> Organi ==> Emozione

" come se togliere "strati" nella pancia, abbia fatto esplodere emozioni antiche che giacevano da tempo"

Inoltre le tossine sono l'ennesima cosa di cui l'organismo deve occuparsi, anzi direi la prima cosa! Maggiori sono, maggiore è il carico di lavoro degli organi emuntori (Fegato, Reni in primis). Casualmente con alimentazioni e abitudini di vita sbagliati siamo sempre aggressivi e pieni di ansie e paure. Queste le emozioni legate a Fegato e Reni... non è un caso!

Bene ho finito questo bel post sentito e ispirato e spero utile ai più per smettere di aver paura delle reazioni del proprio organismo ed iniziare un percorso verso la salute che passa con un corretto rapporto con cibo ed emozione.
E ricordate: l'organismo non vuole suicidarsi, vuole sopravvivere. Dategli più ascolto.

Un abbraccio a tutti e buona salute dal vostro Discepolo Nutrizionauta.
A presto

lunedì 6 ottobre 2014

Fegato, miti e leggende

Per concludere questa trattazione sul fegato, ho due argomenti assai interessanti come spunti di riflessione. Quindi nessuna verità calata dall'alto, ma solo ragionamenti che ci fanno notare come il mondo va preso con le pinze... a fronte della conoscenza.

L'equilibrio del Maestro
Parliamo di Bruce Lee. Io da appassionato e praticante di arti marziali nel mio cuore e nello spirito ho come Maestro dei Maestri il leggendario Bruce Lee. Famosa la sua velocità e forza al servizio di un Kung Fu efficace e potente. Tutto bilanciato da una saggezza data dalla ricerca filosofica e spirituale. Insomma... il Maestro con la M maiuscola. Ma...
Da libri pubblicati con scritti autografi e racconti di amici strettissimi e parenti, Bruce Lee aveva il lato d'ombra. Un lato che lo rende tanto fragile quanto umano, per fortuna!
Una predilezione a scoppi di rabbia, mal di testa feroci tenuti a bada con aspirine, una dieta super iper proteica con i primordi degli anabolizzanti a base di aminoacidi, allenamenti esagerati anche prima di andare a dormire (per. es 500 addominali alle 22.30 prima di coricarsi). Tutto rigorosamente riportato nei suoi diari degli allenamenti. Una mania alla perfezione ed al superamento dei propri limiti, fino alla morte per aneurisma cerebrale (e/o reazione allergica al medicinale assunto che ha accelerato il processo).

La diagnosi in MTC
Secondo la MTC il M° Lee era affetto da un gravissimo squilibrio energetico del fegato (stasi di Qi di fegato) che trasformatosi in Calore di Fegato è salito provocando i mal di testa. Per mantenere l'equilibrio Lee doveva muoversi e "dissipare" calore (espressione dello Yang) con attività fisica eccessiva, la quale è implicata con il fegato sia per la MTC che per la medicina occidentale. Il fatto è che facendo attività fisica elevatissima anche nel momento in cui il corpo doveva iniziare a rallentare per entrare nella fase di riposo, il Maestro alimentava ulteriormente lo squilibrio, fino ad arrivare all'espressione di Calore per definizione: la fuoriuscita di sangue. In questo caso dai capillari del cervello che lo hanno portato alla morte. 
Quindi in ultima analisi, il Maestro Lee avrebbe potuto assumere una dieta più equilibrata e non così super proteica. Dei seri trattamenti di Agopuntura (propri della sua cultura) lo avrebbero aiutato più delle aspirine. Attività fisica meno stressante (e acidificante) avrebbero contribuito alla sua salute. Ma lui ha bruciato la candela da entrambi i lati. Doppia luce, ma metà del tempo! Anche in questo il Maestro ci ha portato insegnamento. Grazie Shifu!

Trasfusioni di Sangue
Come abbiamo letto nei 2 post precedenti, il fegato è il nostro filtro, ma che intoppandosi crea squilibri, stasi, metaboliti in circolo, acidificazione, ecc.
Quindi il sangue di una persona è quasi sempre "sporco". come la mettiamo con le trasfusioni?
Bel dilemma! Inoltre il sangue NON E' UN LIQUIDO... non in senso stretto. E' un tessuto! esatto, è fatto di cellule, e molto altro ancora, che assume un aspetto liquido, ma non lo è. Come ogni tessuto ha una sua funzione, ma anche una sua forma (non-forma) ed una MEMORIA. Esatto, in quanto le cellule, al loro interno, hanno sistemi per detenere la memoria (microtuboli), i quali hanno varie funzioni: struttura, trasporto e memoria.
Quindi una trasfusione di sangue ci porta letteralmente parti della vita di un'altra persona, con tutto annesso: memorie e stato di salute.
Quindi?
E quindi secondo me fare trasfusioni quando si può evitare usando altre tecniche per stimolare la produzione di "nuovo sangue" è eccessivo e "contaminante", mentre per salvare una vita non ci sono dubbi: trasfusione! Poi in un secondo momento si penserà a processi di depurazione, e rimessa a punto di tutto l'organismo, ma intanto una vita è stata salvata.
Per il donatore invece? tutta salute, in quanto consente all'organismo di rigenerare più rapidamente una parte di sangue, quindi rinnovarlo. Ricordiamo che le donne sono più longeve ANCHE grazie a questo processo che avviene tutti i mesi. Questo sempre che il donatore sia in un buono stato di salute, quindi non abbia quello che si chiama in MTC un "Vuoto di Sangue".

Conclusioni
Questa è la mia personale, personalissima, opinione. Non mi piacciono gli estremi, anche se capisco che dipendono dal punto di osservazione.
La mia intenzione era di attirare l'attenzione su come può impattare il sapere di un certo argomento nella lettura dei fatti della vita. Due miti Bruce Lee e la donazione di sangue, a cui viene data connotazione positiva, alla luce di un sapere possono assumere una "luce" diversa. Non vanno demonizzati o screditati, ma più che altro compresi a 360 gradi nelle loro diverse sfaccettature. Poi la scelta finale è quella personale.
Per me Bruce Lee resta un mito, che non imito perché prediligo un approccio più rilassato. La donazione di Sangue, pur con i limiti che ha, salva delle vite umane, quindi per me è positiva.

Bene ho terminato. E' stato un piacere scrivervi. Augurandovi una buona salute, vi mando un sincero abbraccio. 
Il vostro sempre Discepolo Nutrizionauta.

Nel prossimo post: Vegani per moda! Sarà un post tagliente...

venerdì 5 settembre 2014

Salutisti sfegatati : è l'ora di un lavaggio epatico!

Essere "fegatosi"
Il fegato è legato alle "energie" della rabbia, che poi diviene rancore. Il legame è a doppio senso, cioè se il fegato è in difficoltà per il sovraccarico di tossiemia, l'umore sarà di tipo iracondo, con rughe verticali tra le sopracciglia (espressione spesso accigliata), con esplosioni di rabbia continue, intolleranza (o poca pazienza) nei confronti di ogni piccola cosa e difficoltà di controllare tali espressioni "esplosive".
Ma anche al contrario vale il medesimo rapporto. Come accennavo nel precedente post, se sono sempre arrabbiato e non esprimo la rabbia (facendola sprofondare "nei visceri") diventa una stasi del Qi (energia) del fegato, il quale ha come andamento energetico il movimento continuo e centrifugo. Ve lo immaginate un filtro che trattiene ciò che filtra?
La stagione del fegato è la primavera, che appunto è l'espansione e la mobilitazione dopo la stasi invernale. Spesso sfoghi sulla pelle o spasmi muscolari si verificano proprio in questo periodo, la stagione del fegato.

Soluzione Emotiva
Qui il discorso potrebbe essere molto molto lungo, in quanto la rabbia viene alimentata dalla paura, che a sua volta è alimentata dalla sofferenza. Quindi merita un post specifico. Ma una cosa semplice da fare è ESPRIMERE la propria rabbia canalizzandola. Come? su un cuscino con tutta la potenza che si ha, urlando a squrciagola senza badare a ciò che si dice, una corsa liberatoria con tutta la "rabbia" che avete in corpo, il sacco da pugilato, etc. Il fegato ha necessità di ESPRIMERE, muovere e liberare, quindi ogni espressione di movimento e di energia è una buona strada per liberare questa energia. Senza però danneggiare cose e persone, oppure farlo in modo controllato (ring, piatti vecchi, o altro). Per gli esperti di arti marziali, un sacco da colpire è una buona cosa, ma anche il cuscino ha la sua dignità. Poi è necessario intervenire sulle cause della rabbia, e qui si può fare con un percorso di ricerca interiore, che tra le altre cose sto portando avanti, ed un intervento organico.

Soluzione Organica
e qui arriva il cuore di questi due post sul fegato. Il fegato dicevamo si deve liberare delle tossine, che si cristallizzano sottoforma di "calcoli" epatici e calcoli della cistifellea. Ma cosa sono i calcoli? 
Intanto i calcoli biliari sono costituiti in gran parte di colesterolo (HDL) oltre che a carbonati e fosfati di calcio. Quindi abbiamo un eccesso di grassi da eliminare sottoforma di colesterolo, ma anche sali cristallizzati, i quali sono il frutto del tamponamento di sostanze acidificanti. Questi calcoli possono essere di dimensioni molto varie, molto grandi quelli della cistifellea e più piccoli (addirittura granuliforme come sabbia) quelli dei dotti epatici.
Il fegato, come dicevamo è un filtro, che quindi come i reni prende il sangue e lo fa passare in capillari molto molto piccoli. Le celle epatiche poi, hanno la funzione di trasformare il contenuto del sangue e direzionare gli scarti verso i dotti biliari. Questi poi verrano esplusi con la bile al momento della digestione di altri grassi. Un ciclo perfetto. Ma...
Se si vengono a formare impedimenti meccanici nel tessuto, il processo che dovrebbe essere fluido, comincia a rallentare. I dotti biliari (piccoli, sottili e delicati) vengono letteralmente ostruiti da sassolini (calcoli o microcalcoli) che impediscono le funzioni epatiche.
I sintomi sono variegati, dall'acne, all'umore, ai dolori di schiena, alla cattiva digestione, all'astenia muscolare, all'anemia, vertigini, ecc.

Il lavaggio epatico
E qui finalmente siamo alla soluzione. Il filtro va pulito in profondità. Per farlo bisogna eliminare i calcoli accumulati negli anni di cattiva alimentazione. Come fare? Seguendo una procedura semplice e geniale come quella descritta nel libro "guarire il fegato con il lavaggio epatico" di Moritz.
La procedura è assai semplice e si basa su : succo di mela, sali di Epsom, succo di pompelmo e olio di oliva.
In particolare la procedura vuole:
1) dal lun al ven: bere un litro di succo 100% di mela biologico e senza ingredienti aggiunti.
2) il sabato mattina entro le 12:00 : un litro di succo di mela 
3) sabato pomeriggio ore 18:00 : si assume il primo bicchiere di acqua e sali di Epsom
4) alle ore 20:00 : il 2° bicchiere di sali di Epsom
5) alle ore 21:00 : clistere al caffè (vedi procedura Gerson)
6) alle ore 22.30 : beverone costituito da succo di pompelmo e olio di oliva emulsionati
7) ci si stende immobili al buio ed in silenzio, spostando l'attenzione alla regione del fegato.
8) al mattino della domenica, ore 06:00 : si beve il 3° bicchiere di sali di Epsom
9) ore 10:00 si beve il 4° ed ultimo bicchiere di sali di Epsom.
10) ad ora di pranzo si può mangiare, ma leggero! quindi pochi grassi e proteine... ovviamente!

Cosa c'è dietro?
La prima cosa che vi dico è STUDIATE IL LIBRO ATTENTAMENTE e non basatevi solo su queste poche righe del mio blog. Sono utili, certo, ma ovviamente incomplete. Ci vuole la massima consapevolezza e precisione, in quanto la procedura è come andare sul tavolo operatorio. Si lavora con gli organi interni, quindi, in caso di dubbi come sempre dico rivolgetevi al vostro medico di fiducia.

Il succo di mela, con il suo acido malico, ammorbidisce la superficie dei calcoli, i sali di Epsom (epsomite, solfato di magnesio) favoriscono la dilatazione dei dotti biliari e l'evacuazione dell'intestino, il beverone con olio di oliva e pompelmo richiede alla cistifellea una grande espulsione di bile, creando un flusso di lavaggio. Il clistere al caffè è la chiave per "non sentire male" in quanto oltre a pulire l'intestino prima che venga invaso dai calcoli biliari, fa dilatare di molto i dotti biliari ed il coledoco, facilitando il transito anche delle "pietre" più grandi.

Il libro riporta tantissime informazioni utili, anche per chi soffre di intolleranza agli alimenti utilizzati nella procedura standard. Vi segnalo qui nel seguito un filmato che riporta la lettura di alcune pagine del libro stesso.



La mia Esperienza
La prima volta ho eliminato molti calcolini piccoli, quindi ne ero felice, ma la seconda volta... quella è stata traumatica. Calcoli grandi come ceci e come noccioli di ciliegia. Impressionante e inquitante! La terza volta invece il processo è durato non solo nel giorno dell'eliminazione (domenica), ma anche nella settimana seguente, eliminando continuamente calcoli della grandezza di semi di girasole a forma di goccia.
In questo ultimo caso vi suggerisco di fare molta molta attenzione, in quanto questi calcoli di dimensione media possono andare a bloccare il canale dell'appendice, creando il presupposto per una appendicite. Ai primi sintomi di tensione-dolore nell'inguine destro, per 3 giorni fate clisteri sia mattino che sera, alimentandovi con succhi o con frutta poco fibrosa. Se non dovesse passare, fatevi vedere immediatamente da un medico.

Conclusioni
Bene, finalmente ho pubblicato queste informazioni che ritengo indispensabili per coloro che sono alla ricerca di una salute migliore. Nella mia esperienza questo auto trattamento è molto efficace, ma attenzione bisogna praticarlo almeno una decina di volte per essere certi di aver ripulito tutto il fegato, e non va interrotto. Quindi non iniziatelo se non siete convinti e determinati. Oggi la mia pelle è migliore, non ho più sfoghi primaverili, gli spasmi muscolari si sono ridotti quasi fino a scomparire, dolore al fianco destro diminuito, ecc. Insomma ottimo rimedio, ma... non è la panacea di tutti i mali: infatti non siamo solo fegato, ma anche reni, intestino, cuore, polmoni, pancreas, cervello, ecc. 
Ognuno di questi importanti organi fa la sua parte per farci vivere, e se noi li mettiamo in difficoltà il risultato alla lunga sarà evidente.
Ricordiamoci sempre che siamo più della somma delle parti, ma se una parte si ammala, tutto si ammala, perché il corpo è un sistema complesso completamente interconnesso.

Chiaramente pulire un filtro per poi sporcarlo non è la strategia più furba. Quindi un cambio graduale di alimentazione e l'eliminazione degli alcolici è consigliabile e auspicable, oltre all'adozione di cibi depurativi del fegato quali: cardo mariano, il carciofo, ecc.

Bene ho terminato anche questa volta. Scusate se mi sono dilungato, ma certi argomenti vanno affrontati bene, altrimenti è inutile e dannoso affrontarli.

Come sempre vi auguro una buona pratica, ed una salute forte e duratura.
Un abbraccio sincero dal vostro Nutrizionauta.

martedì 5 agosto 2014

Fegato all'italiana

Bene Amici eccoci ritrovati dopo un po', ma meglio tardi che mai. Quanto da fare con una bambina... ma è un'occasione per crescere davvero molto. Stimola lo spirito di osservazione e se si è fortunati si può osservare quanto sia perfetta la natura nel dare alla vita un essere perfetto. Ho sempre più la certezza che siano le sbagliate abitudini/credenze pseudo scientifiche a far ammalare i nostri figli. Ma questa è un'altra storia.. o post.
dopo un periodo a cui ho dato più importanza a rispondere alle decine di richieste di aiuto che mi arrivano, arriva il nuovo post sul... FEGATO!

Fegato all'orientale
come avevo anticipato, voglio parlare dell'energia degli organi. E' un argomento un po' lungo, quindi lo affronto a step successivi. Il mio riferimento è la MTC, ma il discorso evolverà verso interventi anche di "medicina occidentale".
Il fegato, in MTC, è l'organo preposto alla "movimentazione", cioè a far circolare le sostanze ed il Qi (l'energia). Il fegato fa parte della loggia del LEGNO, il cui movimento energetico è CENTRIFUGO. Il fegato soffre quindi particolarmente le STASI, stasi di energia, stasi di sangue e/o di sostanze, dovute principalmente a due macrofattori: l'emotività (rabbia, rancore, coraggio, ecc.) e l'alimentazione (proteica, grassa, tossemica, ecc.)
L'emozione legata al fegato è la RABBIA, e diventa ancora più pericolosa se non espressa diventando RANCORE in quanto come energia psichica si ferma, si blocca sul pensiero o l'oggetto del pensiero e crea proprio quella stasi di cui soffre il fegato.  Il CORAGGIO invece lo troviamo a livello di cistifellea. Anche nei detti occidentali abbiamo espressioni quali "Avere fegato" oppure "farsi il fegato marcio" o anche "farsi il sangue amaro", quest'ultima ricordando un travaso di bile, che per l'appunto è amara. 
L'energia del fegato è legata al sangue, all'apparato venoso, alla salute dei genitali, alla salute degli occhi ed alla funzionalità muscolare (contrazioni e rilasciamenti). Avere quest'organo in disequilibrio, vuol dire pesare su tutti questi elementi dell'organismo, che come ben sappiamo "è un sistema complesso completamente interconnesso". 

Fegato all'occidentale
In medicina occidentale invece seguiamo un percorso diverso. Partendo dall'alimentazione, è fin troppo facile capirne l'importanza: chi filtra i cibi appena liquefatti dall'apparato digerente? chi trasforma le proteine in acido urico e urea? chi gestisce il ciclo del colesterolo? Chi permette l'emulsione dei grassi ingeriti e conseguente assimilazione? chi gestisce il metabolismo degli zuccheri? Esatto! Il FEGATO!!! Infatti da un punto di vista meramente anatomo-fisiologico tutto ciò che viene digerito, affluisce nella Vena Porta (canale di ingresso), che sfocia nel fegato il quale si occupa di filtrare, scomporre, disgregare, disciogliere, trasformare tutto ciò che viene ingerito: dalla pasta ai medicinali, dal succo di frutta al vinello.
E' chiaro quanto questo organo, con un'alimentazione orientata alle proteine e ai grassi (in prevalenza animali) sia messo sotto duro sforzo. Il Fegato è un organo dalle molte risorse, infatti è l'unico con la capacità di rinnovarsi e rigenerarsi anche se parzialmente danneggiato.
Lavora in tandem con il pancreas sul metabolismo degli zuccheri (da cui il Diabete di tipo 2) e produce la bile la quale ha molte funzioni: depurazione epatica, eliminazione HDL, discliogliemento (emulsione) grassi nella C duodenale, veicola i sali biliari, ecc.

Il filtro sporco
Anche un profano capisce chiaramente che il fegato è impattato notevolmente dallo stile alimentare, e che con l'andare del tempo la sua funzione si deteriora lentamente ma inesorabilmente. Ciò è dovuto alla produzione di calcoli epatici e conseguenti calcoli biliari che impediscono alle "celle" del fegato di svolgere le loro funzioni, impedendo meccanicamente sia il fluire del sangue che quello dei fluidi biliari. Questo impedisce all'intero organo di eseguire correttamente e facilmente la sua funzione di filtro-trasformatore, rallentando la circolazione del sangue a livello epatico (in medicina cinese STASI DI SANGUE DI FEGATO) e facendo circolare tossine non correttamente o totalmente filtrate e trasformate. Quindi le tossine che circolano vengono poi "stoccate" là dove circola meno sangue possibile per renderle innocue, cioè le cellule grasse.
Aspetta! Cosa?! La salute del fegato centra con il grasso del corpo? Esattamente. 

  • Non puoi dimagrire se il tuo fegato è a "mezzo servizio". 
  • Non puoi guarire se il tuo fegato è a mezzo servizio. 
  • Non avrai energia se il tuo fegato è a mezzo servizio. 

Inoltre  Essendo il fegato il "grande filtro" del sistema venoso, 

  • non puoi risolvere i problemi venosi se il fegato è a mezzo servizio.
Infine con un fegato costipato ed in stasi, l'umore ne viene alterato. Come dicevo poc'anzi "farsi il fegato marcio" oppure "farsi il sangue amaro" sono espressioni verbali che rispecchiano uno stato organico del fegato.

Soluzione da 1.000.000 $$$
eeh no! Questa ve la posto tra pochi giorni ... 
Restate sintonizzati

a presto amici miei Nutrizionauti
Il vostro sempre positivo Discepolo

lunedì 17 febbraio 2014

Nella terra dei ciechi, l'orbo è re


Eccomi amici miei,

scrivo un post nuovo dopo tantissimo tempo, ma ne sono così felice. Speriamo di riprendere con continuità. Lo scrivo per riflettere insieme sull'atteggiamento che normalmente abbiamo verso il "diverso" ed il "nuovo". Voglio porre la seguente domanda: "Ma sono davvero di mentalità aperta, oppure opero sulla base dei miei pre-concetti radicati?"

Dopo una accesa discussione con un caro amico, molti mesi orsono, con il quale non condivido la visione del mondo (perché siamo intimamente diversi, ed è bello così), mi è venuto in mente questo dialogo, ispirato all'antico detto latino:



Nel paese dei ciechi, l'uomo con un occhio solo è re. (In the land of the blind, the one-eyed man is king.)

Che già Erasmo da Rotterdam Adagia (1500-1536) descriveva come:
"In regione caecorum rex est luscus" (Nella terra dei ciechi, l'orbo è re).


La storia è questa...
Due amici da lunghissimo tempo. Si vogliono bene, sono seduti uno al fianco dell'altro e parlano. 
V: ti dico che ci vedo, vedo i colori, vedo le cose muoversi, vedo la luce e vedo l'ombra.
C: impossibile. tu sei cieco come me, non puoi vederci!
V: ti dico che ci vedo! vedo tutto, guarda quell'albero di frutta, il campo di girasoli gialli, il cielo azzurro e le nuvole bianche che... guarda quella assomiglia a te con il bastone
C: impossibile, senti è scientificamente impossibile che tu possa vedere. Nessuno vede. E' fisiologicamente e fisicamente impossibile...
V: ti dico che ci vedo, lo sto facendo proprio in questo momento. I miei occhi sono aperti. Lo sono. Sbatto le palpebre, e mi lacrimano anche un po'...
C: cosa sono le palpebre? te l'ho detto è impossibile. Ah, ho capito. Stai sognando! stai immaginando tutto. E' l'unica spiegazione. Tu stai sognando e mi stai raccontando la tua "visione" onirica. Ma sei e resti cieco, come tutti noi.
V: dici? allora com'è che adesso prendo questa mela colorata dal cestino, e te la metto nella mano?
C: eh!... impossibile... non ci credo. tu non PUOI vedere... allora stiamo sognando tutti e due. Semplice no?
V. senti perché non provi ad aprire gli occhi e vedere pure tu?
C: impossibile, non possono farlo tutti. solo quelli nati con gli occhi per vedere, e io non ce li ho. Nessuno ce li ha.
V: e chi te lo ha detto? io ti dico che ti sto guardando e hai gli occhi per vedere, se solo tu li aprissi.
C: ma la scienza mi ha detto che non ho gli occhi per vedere, nessuno ce li ha. Nessuno!
V: nessuno?
C: nessuno!
V. strano, perché io vedo tutti con gli occhi, da poter usare per vedere. Forse la "scienza" è "cieca" davanti a questa cosa, no?
C: impossibile ! siamo tecnologicamente avanzati. Ormai tutto è stato scoperto.
V: va bene, ho capito. allora per favore puoi accostare che vorrei scendere?
C: dai non fare il cretino, non posso fermare l'autobus qui a metà percorso e farti scendere. E poi non voglio.
V: dai per favore, vedo che li c'è un posto dove fermarsi, fammi scendere.
C: no, non ti faccio scendere. è un suicidio, e non voglio che tu ti faccia male.
V: senti, io ci vedo, scendo che tu lo voglia o no. Non posso restare su quest'autobus guidato da un cieco sulla strada per un burrone solo perché non vuole farmi scendere. Se non ti fermi tu, salto fuori io.
Il vedente si gira verso l'autobus
V: Io ci vedo. Qui c'è un mondo bellissimo, colorato e ricco. La strada che stiamo percorrendo è pericolosa e finisce in un burrone, lo vedo benissimo da qui. Chi vuole scendere con me?
Nessuno risponde.
V: chi vuole seguirmi?
B: si ma noi non ci vediamo!
V: bene, aprite gli occhi e guardate voi stessi.
Tutti sbalorditi.
B: Tu sei pazzo. nessuno può vedere. E' impossibile.
V: e io ti dico che invece è possibile se solo pensi che lo sia. Provaci, e capirai che riesci ad aprire i tuoi occhi per vedere. Inizialmente darà un po' fastidio, ma poi... poi è bellissimo!
Tutti in silenzio.
V: fermati amico mio, scendo qui.
C resta in silenzio e continua a guidare.
V: va bene, salterò giù. Li da vanti vedo una curva, con un ampio spiazzo. Salto giù in quel punto. - si gira verso l'autobus - Addio a tutti, chi vuole può vedere e cambiare strada, oppure continuare la corsa su quest'autobus verso la fine. Comunque sia, buona fortuna a tutti.
L'autobus arriva alla curva, rallenta e V salta giù. Poi si rialza rapidamente e grida "addio cari amici, ricordatevi che potete farlo anche subito se inizialmente credete ad una realtà diversa da quella che vi hanno insegnato!!!".

L'autobus, ovviamente si schiantò alla fine della strada, mentre V visse a lungo, vedendo passare molti molti autobus, e ad ognuno gridava:
"Io ci vedo! Potete vedere anche voi da subito se inizialmente credete ad una realtà diversa da quella che vi hanno insegnato!!!".
Ma nessuno gli credette mai... fino a quando...

di Stefano Gallone

Conclusione

...fino a quando non lo decidiamo noi... e tu che hai letto la storia... chi sei dei due amici? oppure sei tra quelli seduti comodamente nell'autobus? Su tutti gli argomenti? sempre?
Riprendo un vecchio post che avevo scritto... il dubbio e non la certezza è la strada per la conoscenza. Un dubbio, rivela una non certezza, che richiede di essere colmata con del nuovo sapere. Che fa cambiare e crescere. Ascoltare quindi altre opinioni e mettere in dubbio le proprie è la strada per crescere, ricordandosi sempre che i principi sono:

   1) tutto cambia continuamente,
   2) ciò che non cresce, muore.

che vuol dire che se non cambio per crescere, mi modifico per morire, ma non potrò mai restare fermo. Chi dichiara "resto fermo sulla mia opinione" è già morto. Chi dichiara, "mi hai detto una cosa diversa da quella che so, dovrei approfondire l'argomento", ha una possibilità di crescita. A noi la scelta.

Bene ho finito la mia epistola a voi cari che mi leggete ancora. Ed è per questo che come sempre vi auguro lunga vita e prosperità con un affettuoso abbraccio.

Il sempre vostro Discepolo Nutrizionauta.