The China Study: il salvavita

domenica 30 ottobre 2011

Oggi digiuno! (Parte II)

Rieccoci pronti a proseguire alla scoperta del digiuno terapeutico.

La legge mi obbliga, giustamente, a ricordavi che non sono un medico, e che le informazioni presenti su questo blog sono solo a titolo informativo. L'uso di queste informazioni sono solo di responsabilità del lettore. Nel dubbio rivolgetevi sempre al vostro medico di fiducia.

Ed ora iniziamo. Dopo l'introduzione al digiuno del precedente post, mi sembra giusto darvi alcune istruzioni per chi volesse, sotto la propria responsabilità, provare un digiuno auto gestito. Prima però alcune precauzioni. Chi prende medicine per terapie continuative (pillole per pressione, pillole per colesterolo, ecc...), chi è cardiopatico e chi soffre di una accentuata magrezza, è esortato a non eseguire un digiuno terapeutico. Per tutti gli altri non ci sono controindicazioni.

il digiuno terapeutico si divide in tre fasi principali:
  1. preparazione al digiuno
  2. esecuzione del digiuno
  3. ripresa alimentare
Preparazione al digiuno.
Un paio di giorni prima mangiare solo frutta succosa (meloni, ananas, prugne mature, pesche mature, anguria, succo di limoni, succo di pompelmi rosa, uva, mele, arance, ecc...). Questo permette al cibo dei giorni precedenti di essere espulso senza introdurre altra fibra che fermenterebbe.
Inoltre fornisce molte vitamine ed enzimi utili ai processi del digiuno stesso.
Questo tipo di processo lo chiamiamo "discesa alimentare".
In questa fase, la sera precedente al digiuno o il primo mattino si può eseguire un clistere (lo approfondiremo nei prossimi post) per liberare l'intestino dai rimasugli dei pasti.

Esecuzione del digiuno.Il digiuno si pratica astenendosi COMPLETAMENTE dal cibo e bevendo solo acqua naturale pura a piacere. La durata è a piacere, l'importante è l' ASSOLUTO RIPOSO, che vuol dire letto-divano-letto-divano-letto-divano-...
NESSUNO, dico NESSUNO sforzo fisico muscolare. Se si riesce, una passeggiata all'aria aperta buona e pulita (parco, bosco, spiaggia, ecc.) ma non più di 5 - 10 minuti massimo. Se si fa sforzo fisico, si dirotta l'energia ai muscoli  rallentando così il processo di depurazione. Infatti le energie vengono dirottate dall'apparato muscolo-scheletrico ed apparato digerente, ai processi interni di sopravvivenza ed eliminazione (emunzione).
E' importante sapere che il corpo in questi giorni entra in autolisi, cioè eliminazione di tutto ciò che è inutile, riconvertendolo o espellendolo. L'autolisi, è letteralmente l'auto consumo, ma l'intelligenza del corpo elimina e riusa prima ciò che è in eccesso poi gli scarti.
Non lavarsi con docce o bagni, perché uno shock termico potrebbe far cambiare la pressione e/o bloccare l'autolisi, invalidando così la pratica già fatta. Si va in bradicardia, ed il cuore si sente amplificato. La pressione si abbassa notevolmente. Però è tutto normale. Fare  movimenti lenti e tranquilli, come quando si è influenzati.
Farsi aiutare da un'altra persona può essere utile, che però dovrà astenersi dal criticare, infierire, mugugnare, o altro. Anzi incoraggiare, sostenere amorevolmente, ecc... è molto utile ad avere energie psichiche per arrivare in fondo alla pratica.
Evitare la televisione come la peste bubbonica, soprattutto immagini violente di qualsiasi genere (guerra, battaglie cruente, interventi chirurgici, sangue, morti, ecc.). A queste immagini l'organismo reagisce con meccanismi di allerta e difesa, che sono in contrasto con la pratica del digiuno. Sarebbe opportuno invece fare un po' di meditazione, leggere dei libri leggeri, vedere film rilassanti o commedie divertenti.

Si potrebbe perdere il sonno quasi completamente, o fare sogni "strani" e molto "brutti". Tranquilli, sono le tossine che dai tessuti vengono immesse nel sangue e circolando danno questi effetti collaterali. Passano. Cercare di riposare. Se non si riesce a dormire, leggere o meditare.
Potrebbero insorgere dolori, magari antichi. E' l'elaborazione del corpo per la riparazione del danno. Sembra incredibile, ma è proprio in quel mentre che il corpo guarisce. Anche se fa molto male, tranquilli, passa. Ma nel dubbio sentire il medico, sempre.

Si ha un pessimo aspetto ed un pessimo odore. La lingua è solitamente bianca, grigia, screpolata, ecc...: Lingua rosa=ottima salute, lingua bianca/grigia=molto intossicati. La pancia si scava visibilmente (perché l'apparato è vuoto, quindi poco voluminoso). Per questo è anche necessario tenere sotto controllo il proprio peso. In particolare MAI scendere al di sotto del 25% del proprio peso forma. Quindi un uomo di 70 kg potrà arrivare fino al minimo di 55 kg, quindi deve interromepre il digiuno.
I muscoli si ritirano. Tranquilli è solo il volume, le fibre e le cellule sono sempre quelle. Si rifanno appena si riprendono le attività fisiche normali, tornando ad una elasticità inverosimile.
Prendersi il proprio tempo, tutto il necessario. Citando Ehret "siamo sul tavolo operatorio dell natura", lasciamogli fare il suo lavoro.
Solitamente le durate possono essere di:
  • 3 giorni: digiuno breve. Evidenzia quali sono le "pecche" del nostro organismo, e comincia una prima autolisi. Non è risolutore se non per questioni semplici.
  • 7 giorni: digiuno medio. Già è di una certa importanza, si interviene anche su patologie regresse importanti. L'ordine in cui il corpo risolve le questioni non è l'ordine che vorremmo noi. L'organismo ha la sua intelligenza, quindi fidatevi del vostro corpo.
  • 15 giorni o più: digiuno lungo. Qui la cosa si fa seria. E' un digiuno importante, atto a scoperchiare un vaso di pandora, quindi potrebbe essere veramente tosto. Il mio consiglio è di farlo assistiti da persone esperte che conoscono le dinamiche del digiuno.

La ripresa
Durante la ripresa alimentare, il corpo resta comunque in autolisi, quindi è parte integrante del digiuno stesso. Va eseguita con la massima attenzione. Una regola semplice è: la ripresa alimentare dura quanto il digiuno. Quindi:
3 giorni di digiuno=3 giorni di ripresa.
7 giorni di digiuno=7 giorni di ripresa.
15 giorni di digiuno=15 giorni di ripresa.
...e così via
Per digiuni brevi (per es. 3gg) si può procedere così:
1° giorno
La ripresa inizia con dei succhi di frutta bevuti al mattino. A temperatura ambiente, rigorosamente. Poco per volta e per quanto si riesce. Berli poco ma anche 1 all'ora. Sempre freschissimi s'intende!
2° giorno
si possono mangiare dei frutti molto molto succosi: melone, anguria, pesche molto mature, uva, arance, ecc. Sempre poco ma spesso a piacere. Si può alternare ad un'ora di distanza con dei succhi
3° giorno
frutta succosa e fibrosa dal mattino (ananas, albicocche, mele, pere, ecc.)
alla sera la prima verdura cotta, così è più morbida.
4° giorno
verdure cotte e crude e frutta
5°giorno
ripresa degli alimenti normali, con moderazione e progressione.
Un digiuno di 3 giorni è facile nell'esecuzione e nella ripresa. è praticamente solo un piccolo riposo. Digiuni più lunghi vanno monitorati e seguiti attentamente, soprattutto nella ripresa molto più lenta e graduale.
E' importante capire che la ripresa alimentare è potenzialmente pericolosa. Se si digiuna per 15 giorni e poi date al vostro apparato digerente una bistecca da elaborare, capite bene anche da soli che il fisico ha uno shock così grave che sarete morti in brevissimo tempo. Il digiuno è sicuro ma la ripresa è pericolosa, quindi va eseguita con rigore, autocontrollo, buon senso e conoscenza.

Bene anche per questa volta vi ho raccontato un po' di cose. Per dubbi o domande, non esitate.... scrivetemi!
Bye Bye

lunedì 10 ottobre 2011

... sto morendo di fame!

Inizio con le mie più sentite scuse per questa lunga assenza, ampiamente giustificata da: vendita della casa, trasloco e trasferimento, sistemazione del nuovo appartamento e non ultimo maggiori responsabilità sul lavoro.
Ma bando alle "pance" e ripartiamo subito con un argomento un po' tabù: il digiuno. Altri argomenti mi giravano per la testa, ma ho deciso per questo perchè è arrivato l'autunno, periodo di disintossicazione per eccellenza. Cosa?!? fa male!? si può morire!?! Certo di fame, ahimè, nel mondo muoiono troppe persone, ed uno dei motivi principali è che ci sono altre persone che muoiono di troppo cibo, oltre a buttare quello in eccesso (deprecabile). Comunque, torniamo al digiuno, che è ben diverso dall'inedia. Morire di inedia, vuol dire arrivare allo stato di denutrizione massimo, digiunare invece è una cosa straordinariamente meravigliosa parte di un processo di autoguarigione eccezzionale.

La storia.
Fin dalla notte dei tempi molti sono i letterati, gli scenziati, i religiosi, i mistici e chi più ne ha più ne metta, che hanno praticato (e tutt'oggi praticano) il digiuno terapeutico. Un elenco minimo e non esaustivo è: Pitagora, Jehoshua ben Josef (Gesù), San Francesco d'Assisi, Sidharta Gautama, il Mahatma Gandhi, Socrate, Platone, Monaci Buddhisti, Arnold Eheret, ecc. Il processo del digiuno è sempre stato utilizzato anche nelle pratiche religiose come "rito" di purificazione di corpo, mente e spirito (ad esempio digiunare un giorno alla settimana o durante il ramadan) come espiazione dei peccati e facilitare così la riunione col divino. Tra gli uomini (e donne, ovviamente) di intelletto, invece, il digiuno è risultato uno strumento potente per arrivare alla chiarezza mentale. Pensate che Pitagora digiunò per 40 giorni prima dell'esame finale all'università, proprio per avere quella lucidità e quella purezza di spirito necessarie ad affrontare un esame così arduo.

Oggi purtroppo viene associato a proteste, sofferenze, malattie, e morte. Su questo però "sospetto" che a rendere l'idea diffusa della dannosità di tale pratica sia sospinta da chi vuole tenerci sempre e comunque malati. Un sistema che tenta di invetare sempre nuove malattie per vendere sempre nuove medicine. Un sistema fatto di schiavi e dipendeti da droghe sintetiche che poco hanno a che fare con la salute ed il benessere.

La scoperta.
Nella ricerca di uno stato di salute superiore, mi sono messo nella condizione di provare diverse strade, anche quelle a prima vista più ardue. Il digiuno mi si è presentato più di una volta come possibilità terapeutica, ed è con un po di scettica curiosità che ho acquistato il testo di Nicole Boudreau (biologa francese) dedicato all'argomento che mi avvicinò a tale pratica. Leggo il libro tutto d'un fiato. Incredibile. Tutti i processi descritti chiaramente anche per i profani. Le accortezze necessarie, cosa accade prima, durante e dopo il digiuno stesso. una serie di informazioni preziosissime che fanno chiarezza su una pratica da "santoni", che invece anche il più piccolo animale in natura applica per la propria autoguarigione. Eh si! autoguarigione, perché di questo che stiamo parlando. Il corpo, che vi piaccia o no ha enormi capacità di autoguarigione, nel senso che guarisce da solo. Un osso che si risalda, una ferita che si chiude sono esempi semplici di autoguarigione. Se l'organismo non fosse dotato di questo "potere" la razza umana si sarebbe estinta ben prima dei tempi moderni delle medicine, no? L'organismo rispetta leggi naturali ben precise, che gli uomini e la medicina ignorano o negano per interessi economici planetari. Io ho provato e verificato puntualmente tutto quanto avevo studiato prima.

Come funziona.
Certo! Prima di eseguire una pratica potenzialmente pericolosa (così credevo), ho studiato alcuni libri, di autori diversi, che mi dessero le informazioni necessarie a non farmi del male. Quindi mi sono preparato e durante le vacanze estive eseguo un mini-digiuno di 3 giorni. Solo 3 giorni, ma garantisco impressionanti. Il meccanismo del digiuno è il seguente: ingerendo SOLO acqua naturale pura ed evitando ogni cibo solido, l'apparato digerente va in standby. Mancando i nutrienti dall'esterno, il corpo va in autolisi, cioè utilizza tutto ciò che ha a disposizione internamente per continuare a tenere in vita l'organismo stesso. L'energia viene tolta ad ogni distretto non indispensabile (ad es. apparato muscolo scheletrico). Questo è facile da capire. Immaginate l'uomo come una scimmia primordiale, dove il cibo non era disponibile con regolarità tri-giornaliera come oggi. Magari per alcuni giorni il cibo non era disponibile, quindi l'organismo ha il "programma" stadby per consentire all'individuo la sopravvivenza, unico scopo della vita: sopravvivere e riprodurre.
Ma torniamo alla nostra autolisi. Chiaramente il corpo elimina prima le cose inutili come riserve di grasso, cellule morte, ecc. Quello che fa è "smontare" tutto per recuperare quello che serve per restare in vita, ed in questo vengono liberate le tossine accumulate. Grazie all'apporto di acqua, le tossine vengono filtrate dai reni ed eliminate con la minzione: plin-plin. L'odore durante il digiuno è orribile, prova del fato che stanno avvenendo grandi cambiamenti nel corpo, per non parlare della lingua e del fiato. La stanchezza la fa da padrona dovuta alla poca energia ed alla molta immondizia in circolo. Il riposo e d'obbligo, rigorosamente.

Conclusioni.
Si dimagrisce? Si, vistosamente e velocemente. E' il metodo migliore per dimagrire, perché oltre all'eliminazione del grasso vi è il processo di autoguarigione. In più se si sono eseguite pratiche di igene intestinale prima (prossimi post), il ventre risulterà incavato ed impressionante. Dopo i 3 giorni di digiuno, il corpo però sembra di gomma. Muscoli più sottili vero (ma per volume non per perdita di fibre), ma elastici come non mai. Mi sembrava di essere tornato ragazzino, snodato e flessibile, ed ho pensato: se i muscoli sono così, lo sono anche i tessuti, gli organi, ecc. Da un punto di vista mentale, la clama e la tranquillità sono state la norma per qualche giorno.
Ah già e la fame?! i crampi allo stomaco?? la voglia smodata di cibo?? mentirei se dicessi che non si ha voglia di mangiare, ma il trucco sta nel bere acqua ogni volta che si ha fame. Già il secondo giorno la fame sparisce, sempre per il discorso dello standby.
Intanto vi suggerisco i seguneti testi:

Per ora ho terminato, ma il prossimo post è su come eseguire un digiuno terapeutico nel modo corretto, con tutte le accortezze e le precauzioni del caso.
Quindi vi saluto affettuosamente, felice di essere tornato "operativo" sul blog. Bye Bye!