Commenti ricevuti su Shank Prakshalana: puliti dentro per essere sani fuori
Barbara
Ciao ho iniziato a fare yoga da quasi 2 anni ed il nostro insegnante ci ha consigliato di ripulirsi anche internamente...se così vogliam dire....ci ha fornito delle fotocopie in cui è descritta la pratica e le proporzioni tra acqua e sale, come hai detto tu un cucchiaio raso per ogni litro, la cosa che mancava erano gli esercizi....ti dico ho un pò di pensiero a farlo....è così stancante come dici???ma se dopo mangio un piatto di pasta con olio può andare?
grazie
barbara
Barbara
Ciao ho iniziato a fare yoga da quasi 2 anni ed il nostro insegnante ci ha consigliato di ripulirsi anche internamente...se così vogliam dire....ci ha fornito delle fotocopie in cui è descritta la pratica e le proporzioni tra acqua e sale, come hai detto tu un cucchiaio raso per ogni litro, la cosa che mancava erano gli esercizi....ti dico ho un pò di pensiero a farlo....è così stancante come dici???ma se dopo mangio un piatto di pasta con olio può andare?
grazie
barbara
Andrea Pelli
Caro Discepolo, innanzitutto grazie per i post sempre interessanti e preziosi.
Vorrei descrivere la mia esperienza con il shank-prakshalana, perche' puo' essere utile per i lettori e per avere il tuo parere.
Ho effettuato la pratica, esercizi, temperatura e salinita' come descritti, fino alla 3 evacuazione. Poi ho dovuto vomitare l'acqua, ancora 2 bicchieri ed 1 evacuazione ed il salato non lo reggevo piu'. Con il piloro gia' aperto ho pensato che bere acqua minerale (temperatura ambiente e non salata) avrebbe avuto lo stesso effetto di quella salata. E cosi e' stato, essendo riuscito ad ottenere acqua quasi pulita fino a quando ho interrotto perche' stanco di 4 ore di esercizi. Che ne pensi sulla sostituzione dell'acqua salata con quella minerale naturale a meta' della pratica o comunque con il piloro gia' aperto? Ha lo stesso profondo effetto pulitore di quella salata e riscaldata?
Grazie ancora e saluti
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Caro Discepolo, innanzitutto grazie per i post sempre interessanti e preziosi.
Vorrei descrivere la mia esperienza con il shank-prakshalana, perche' puo' essere utile per i lettori e per avere il tuo parere.
Ho effettuato la pratica, esercizi, temperatura e salinita' come descritti, fino alla 3 evacuazione. Poi ho dovuto vomitare l'acqua, ancora 2 bicchieri ed 1 evacuazione ed il salato non lo reggevo piu'. Con il piloro gia' aperto ho pensato che bere acqua minerale (temperatura ambiente e non salata) avrebbe avuto lo stesso effetto di quella salata. E cosi e' stato, essendo riuscito ad ottenere acqua quasi pulita fino a quando ho interrotto perche' stanco di 4 ore di esercizi. Che ne pensi sulla sostituzione dell'acqua salata con quella minerale naturale a meta' della pratica o comunque con il piloro gia' aperto? Ha lo stesso profondo effetto pulitore di quella salata e riscaldata?
Grazie ancora e saluti
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Cari Amici, grazie mille per avermi scritto e soprattutto grazie per i complimenti, che diciamolo, fanno sempre piacere.
Una mia "verità"
Ho passato questi giorni estivi a riscoprire alcune "verità", tra cui il potere liberatorio dell'accettazione. Perché negare il piacere, anche fine a se stesso? Il piacere ci fa stare bene, quindi intanto accetto questo fatto e mi godo le cose che mi danno piacere. La dipendenza, questa si che è negativa. Qualunque dipendenza che provoca piacere è una limitazione alla propria libertà personale di scelta: dipendenza dalla TV, dai dolci, dalle droghe, da un telefilm, da un fumetto, dalle gare sportive, dal sesso, dal gioco, dal silenzio o dal rumore. Insomma Se ci troviamo a soffrire per la "mancanza" di qualcosa, questa è una dipendenza, di conseguenza ne siamo schiavi e quindi limitati.
Godersi un sano complimento senza esserne dipendenti invece penso sia positivo, gratificante e motivante. E' la differenza tra alcolizzati e chi assaggia un dito di vino per gustarne l'aroma, il sapore e godere dell'effimero piacere del momento, cioè il momento presente, che poi è tutto ciò che esiste.
Godersi un sano complimento senza esserne dipendenti invece penso sia positivo, gratificante e motivante. E' la differenza tra alcolizzati e chi assaggia un dito di vino per gustarne l'aroma, il sapore e godere dell'effimero piacere del momento, cioè il momento presente, che poi è tutto ciò che esiste.
Shank Prakshalana No More
Ma bando alle "pance". Colgo l'occasione per rispondere ad Andrea e Barbara per scrive un breve post di approfondimento sullo Shank Prakshalana (SPN). Le ultime 2 pratiche che ho eseguito ho ottenuto risultati ottimi con meno fatica. E visto che la natura si muove sempre sulla superficie a minor energia, mi sento di aver migliorato la pratica iniziale.
Ma cominciamo dall'inizio. Per rispondere a Barbara dico : si la pratica è un po' faticosa. Di solito si inizia alle 8.00 del mattino e si termina circa alle 12.00 con esercizi di Yoga ed evacuando molte volte. Il pomeriggio di riposo è un obbligo verso il proprio organismo che necessita di riprendersi. Però... però si può ridurre la fatica. Ecco come ho eseguito la pratica le ultime due volte:
Ma cominciamo dall'inizio. Per rispondere a Barbara dico : si la pratica è un po' faticosa. Di solito si inizia alle 8.00 del mattino e si termina circa alle 12.00 con esercizi di Yoga ed evacuando molte volte. Il pomeriggio di riposo è un obbligo verso il proprio organismo che necessita di riprendersi. Però... però si può ridurre la fatica. Ecco come ho eseguito la pratica le ultime due volte:
- la sera che precede lo SPN si cena non più tardi delle 18.00 con sola frutta. Abbondate tranquillamente.
- la stessa sera, prima di coricarsi, fare un bel clistere alla camomilla.
- Il mattino dello SPN preparare il tutto e, fino alla prima evacuazione, procedere SOLO con i primi 3 esercizi (quelli in piedi: stiramento in alto, flessione laterale e torsione)
- dopo la prima evacuazione, procedere con l'esercizio completo, quindi i primi 3 esercizi in piedi, ed i 2 a terra.
- proseguire fino ad ottenere il colore dell'acqua espulsa chiaro come quella ingerita.
Questo permette di ottenere il medesimo risultato, con minori energie. Funziona perché intanto è già parzialmente libero il tratto finale dell'intestino. Inoltre la frutta ingerita la sera prima è stata digerita molto rapidamente, quindi già pronta per l'espulsione. Infatti limitare gli esercizi alla sola parte superiore (stomaco ed intestino tenue) permette all'acqua di fluire verso la parte bassa e riempire il "sifone" dell'intestino crasso. Appena questo è pieno (prima evacuazione), usiamo anche l'aggiunta degli esercizi della parte bassa per mobilitare il tratto finale dell'intestino e "disincrostarlo".
Saltlake in gola
Acqua salata... dopo un po' è tremenda! Concordo con Andrea, e le prime volte anche io ho "lavato lo stomaco" prima del termine della pratica. Ora per poter bere l'acqua debitamente salata, è importante che sia SEMPRE a temperatura, cioè 37 - 40 °C. Così si avrà l'impressione di mandare giù della minestra. Se diventa fredda... sembra di bere acqua di mare, che non è il massimo. Andrea dopo aver liberato lo stomaco ha iniziato con acqua minerale ed ha funzionato. Come mai? Intanto chiariamo che il piloro, cioè la valvola di uscita dello stomaco che conduce al duodeno, si apre e si richiude ad ogni transito. Avendo però l'intestino colmo d'acqua, l'ingestione di acqua dolce anzichè salata alimenta comunque il sifone. Io non ho esperienza di una pratica con acqua dolce, ma mi vengono in mente 2 cose:
- l'acqua è salata per essere in concentrazione fisiologica e quindi avere un rapporto osmotico con le mucose "quasi" statico, cioè non viene assorbita ne diluita sottraendo liquidi al corpo. L'acqua dolce viene assorbita dalle mucose, che poi viene filtrata dai reni. Insomma, parte dell'acqua fa un giro diverso e affatica i reni. L'acqua troppo salata fa l'effetto contrario, sottrae liquidi al corpo, per ristabilire l'equilibrio osmotico, e viene assorbito sale nell'organismo.
- La temperatura la terrei sempre a 37 - 40 °C, perché con temperature più basse la muscolatura liscia dell'apparato digerente tende a contrarsi, quindi a irrigidirsi.
Insomma, ha funzionato e ne prendo atto, ma personalmente continuerò con la soluzione acquosa standard e con la temperatura vicina a quella corporea.
L'ultima cena? No il primo pranzo!
Io personalmente dopo tutta la fatica che faccio per pulire l'intestino, tutto vorrei tranne che riempirlo di nuovo di muco e incrostazioni. Quindi quello che faccio è mangiare frutta oppure verdura cotta poco fibrosa (ad esempio niente coste). Insomma riso e pasta, essendo dei cibi fortemente mucogeni li evito come la peste bubbonica. Prediligo invece cibi leggeri, vitaminici e vivi.
Quest'ultima volta ho provato a prendere succhi per 2 giorni dopo lo SPN. Devo dire che è stata una cosa eccitante e incredibile. Con l'intestino pulito, l'assorbimento dei succhi era immediato. Niente fame per due splendidi giorni. Altre volte invece ho digiunato per tre giorni, ed altre ho atteso fino all'ora di cena per cenare. Si legge che L'intestino non dovrebbe restare vuoto... la penso diversamente. Un po' di riposo all'organo che lavora a ciclo continuo tutti i giorni per tutta la vita, non può che fare bene. Il digiuno ne è la riprova. Oltre tutto senza incrostazioni, sporcizie, residui, ecc. che ne creano costipazione... beh gli si da una vera occasione per riprendersi.
Siamo qui per ESPERIRE
Che dirvi se non "provate"!, e condividete la vostra esperienza. Non c'è un solo modo per fare le cose, l'importante è avere coscienza di quello che si sta facendo ed essere responsabili e consapevoli che i risultati che otteniamo sono la diretta conseguenza dell nostre azioni. ASCOLTATE SEMPRE il vostro corpo e le sensazioni che avete, quelle che arrivano dal profondo (non solo dell'intestino), ma dal cuore, il nucleo. Se non vi sentite bene, se sentite che la cosa non va nel verso giusto, interrompete. Ricordate bene: non è sempre il momento giusto per fare ogni cosa. Il vostro "corpo-mente-spirito" lo sa, dategli ascolto.
Bene, ora vi saluto dopo questo piccolo approfondimento, bei Nutrizionauti.
A chi è ancora in vacanza, fate il pieno di vit. D super attiva (cioè prendete il sole), respirate ossigeno buono, e mangiate leggero e bene ma soprattutto divertitevi mettendo in moto la vostra energia. Il corpo ringrazia, la mente ne gode, lo spirito si libera.
Un abbraccio, dal vostro affezionato Discepolo.