The China Study: il salvavita

venerdì 5 settembre 2014

Salutisti sfegatati : è l'ora di un lavaggio epatico!

Essere "fegatosi"
Il fegato è legato alle "energie" della rabbia, che poi diviene rancore. Il legame è a doppio senso, cioè se il fegato è in difficoltà per il sovraccarico di tossiemia, l'umore sarà di tipo iracondo, con rughe verticali tra le sopracciglia (espressione spesso accigliata), con esplosioni di rabbia continue, intolleranza (o poca pazienza) nei confronti di ogni piccola cosa e difficoltà di controllare tali espressioni "esplosive".
Ma anche al contrario vale il medesimo rapporto. Come accennavo nel precedente post, se sono sempre arrabbiato e non esprimo la rabbia (facendola sprofondare "nei visceri") diventa una stasi del Qi (energia) del fegato, il quale ha come andamento energetico il movimento continuo e centrifugo. Ve lo immaginate un filtro che trattiene ciò che filtra?
La stagione del fegato è la primavera, che appunto è l'espansione e la mobilitazione dopo la stasi invernale. Spesso sfoghi sulla pelle o spasmi muscolari si verificano proprio in questo periodo, la stagione del fegato.

Soluzione Emotiva
Qui il discorso potrebbe essere molto molto lungo, in quanto la rabbia viene alimentata dalla paura, che a sua volta è alimentata dalla sofferenza. Quindi merita un post specifico. Ma una cosa semplice da fare è ESPRIMERE la propria rabbia canalizzandola. Come? su un cuscino con tutta la potenza che si ha, urlando a squrciagola senza badare a ciò che si dice, una corsa liberatoria con tutta la "rabbia" che avete in corpo, il sacco da pugilato, etc. Il fegato ha necessità di ESPRIMERE, muovere e liberare, quindi ogni espressione di movimento e di energia è una buona strada per liberare questa energia. Senza però danneggiare cose e persone, oppure farlo in modo controllato (ring, piatti vecchi, o altro). Per gli esperti di arti marziali, un sacco da colpire è una buona cosa, ma anche il cuscino ha la sua dignità. Poi è necessario intervenire sulle cause della rabbia, e qui si può fare con un percorso di ricerca interiore, che tra le altre cose sto portando avanti, ed un intervento organico.

Soluzione Organica
e qui arriva il cuore di questi due post sul fegato. Il fegato dicevamo si deve liberare delle tossine, che si cristallizzano sottoforma di "calcoli" epatici e calcoli della cistifellea. Ma cosa sono i calcoli? 
Intanto i calcoli biliari sono costituiti in gran parte di colesterolo (HDL) oltre che a carbonati e fosfati di calcio. Quindi abbiamo un eccesso di grassi da eliminare sottoforma di colesterolo, ma anche sali cristallizzati, i quali sono il frutto del tamponamento di sostanze acidificanti. Questi calcoli possono essere di dimensioni molto varie, molto grandi quelli della cistifellea e più piccoli (addirittura granuliforme come sabbia) quelli dei dotti epatici.
Il fegato, come dicevamo è un filtro, che quindi come i reni prende il sangue e lo fa passare in capillari molto molto piccoli. Le celle epatiche poi, hanno la funzione di trasformare il contenuto del sangue e direzionare gli scarti verso i dotti biliari. Questi poi verrano esplusi con la bile al momento della digestione di altri grassi. Un ciclo perfetto. Ma...
Se si vengono a formare impedimenti meccanici nel tessuto, il processo che dovrebbe essere fluido, comincia a rallentare. I dotti biliari (piccoli, sottili e delicati) vengono letteralmente ostruiti da sassolini (calcoli o microcalcoli) che impediscono le funzioni epatiche.
I sintomi sono variegati, dall'acne, all'umore, ai dolori di schiena, alla cattiva digestione, all'astenia muscolare, all'anemia, vertigini, ecc.

Il lavaggio epatico
E qui finalmente siamo alla soluzione. Il filtro va pulito in profondità. Per farlo bisogna eliminare i calcoli accumulati negli anni di cattiva alimentazione. Come fare? Seguendo una procedura semplice e geniale come quella descritta nel libro "guarire il fegato con il lavaggio epatico" di Moritz.
La procedura è assai semplice e si basa su : succo di mela, sali di Epsom, succo di pompelmo e olio di oliva.
In particolare la procedura vuole:
1) dal lun al ven: bere un litro di succo 100% di mela biologico e senza ingredienti aggiunti.
2) il sabato mattina entro le 12:00 : un litro di succo di mela 
3) sabato pomeriggio ore 18:00 : si assume il primo bicchiere di acqua e sali di Epsom
4) alle ore 20:00 : il 2° bicchiere di sali di Epsom
5) alle ore 21:00 : clistere al caffè (vedi procedura Gerson)
6) alle ore 22.30 : beverone costituito da succo di pompelmo e olio di oliva emulsionati
7) ci si stende immobili al buio ed in silenzio, spostando l'attenzione alla regione del fegato.
8) al mattino della domenica, ore 06:00 : si beve il 3° bicchiere di sali di Epsom
9) ore 10:00 si beve il 4° ed ultimo bicchiere di sali di Epsom.
10) ad ora di pranzo si può mangiare, ma leggero! quindi pochi grassi e proteine... ovviamente!

Cosa c'è dietro?
La prima cosa che vi dico è STUDIATE IL LIBRO ATTENTAMENTE e non basatevi solo su queste poche righe del mio blog. Sono utili, certo, ma ovviamente incomplete. Ci vuole la massima consapevolezza e precisione, in quanto la procedura è come andare sul tavolo operatorio. Si lavora con gli organi interni, quindi, in caso di dubbi come sempre dico rivolgetevi al vostro medico di fiducia.

Il succo di mela, con il suo acido malico, ammorbidisce la superficie dei calcoli, i sali di Epsom (epsomite, solfato di magnesio) favoriscono la dilatazione dei dotti biliari e l'evacuazione dell'intestino, il beverone con olio di oliva e pompelmo richiede alla cistifellea una grande espulsione di bile, creando un flusso di lavaggio. Il clistere al caffè è la chiave per "non sentire male" in quanto oltre a pulire l'intestino prima che venga invaso dai calcoli biliari, fa dilatare di molto i dotti biliari ed il coledoco, facilitando il transito anche delle "pietre" più grandi.

Il libro riporta tantissime informazioni utili, anche per chi soffre di intolleranza agli alimenti utilizzati nella procedura standard. Vi segnalo qui nel seguito un filmato che riporta la lettura di alcune pagine del libro stesso.



La mia Esperienza
La prima volta ho eliminato molti calcolini piccoli, quindi ne ero felice, ma la seconda volta... quella è stata traumatica. Calcoli grandi come ceci e come noccioli di ciliegia. Impressionante e inquitante! La terza volta invece il processo è durato non solo nel giorno dell'eliminazione (domenica), ma anche nella settimana seguente, eliminando continuamente calcoli della grandezza di semi di girasole a forma di goccia.
In questo ultimo caso vi suggerisco di fare molta molta attenzione, in quanto questi calcoli di dimensione media possono andare a bloccare il canale dell'appendice, creando il presupposto per una appendicite. Ai primi sintomi di tensione-dolore nell'inguine destro, per 3 giorni fate clisteri sia mattino che sera, alimentandovi con succhi o con frutta poco fibrosa. Se non dovesse passare, fatevi vedere immediatamente da un medico.

Conclusioni
Bene, finalmente ho pubblicato queste informazioni che ritengo indispensabili per coloro che sono alla ricerca di una salute migliore. Nella mia esperienza questo auto trattamento è molto efficace, ma attenzione bisogna praticarlo almeno una decina di volte per essere certi di aver ripulito tutto il fegato, e non va interrotto. Quindi non iniziatelo se non siete convinti e determinati. Oggi la mia pelle è migliore, non ho più sfoghi primaverili, gli spasmi muscolari si sono ridotti quasi fino a scomparire, dolore al fianco destro diminuito, ecc. Insomma ottimo rimedio, ma... non è la panacea di tutti i mali: infatti non siamo solo fegato, ma anche reni, intestino, cuore, polmoni, pancreas, cervello, ecc. 
Ognuno di questi importanti organi fa la sua parte per farci vivere, e se noi li mettiamo in difficoltà il risultato alla lunga sarà evidente.
Ricordiamoci sempre che siamo più della somma delle parti, ma se una parte si ammala, tutto si ammala, perché il corpo è un sistema complesso completamente interconnesso.

Chiaramente pulire un filtro per poi sporcarlo non è la strategia più furba. Quindi un cambio graduale di alimentazione e l'eliminazione degli alcolici è consigliabile e auspicable, oltre all'adozione di cibi depurativi del fegato quali: cardo mariano, il carciofo, ecc.

Bene ho terminato anche questa volta. Scusate se mi sono dilungato, ma certi argomenti vanno affrontati bene, altrimenti è inutile e dannoso affrontarli.

Come sempre vi auguro una buona pratica, ed una salute forte e duratura.
Un abbraccio sincero dal vostro Nutrizionauta.

martedì 5 agosto 2014

Fegato all'italiana

Bene Amici eccoci ritrovati dopo un po', ma meglio tardi che mai. Quanto da fare con una bambina... ma è un'occasione per crescere davvero molto. Stimola lo spirito di osservazione e se si è fortunati si può osservare quanto sia perfetta la natura nel dare alla vita un essere perfetto. Ho sempre più la certezza che siano le sbagliate abitudini/credenze pseudo scientifiche a far ammalare i nostri figli. Ma questa è un'altra storia.. o post.
dopo un periodo a cui ho dato più importanza a rispondere alle decine di richieste di aiuto che mi arrivano, arriva il nuovo post sul... FEGATO!

Fegato all'orientale
come avevo anticipato, voglio parlare dell'energia degli organi. E' un argomento un po' lungo, quindi lo affronto a step successivi. Il mio riferimento è la MTC, ma il discorso evolverà verso interventi anche di "medicina occidentale".
Il fegato, in MTC, è l'organo preposto alla "movimentazione", cioè a far circolare le sostanze ed il Qi (l'energia). Il fegato fa parte della loggia del LEGNO, il cui movimento energetico è CENTRIFUGO. Il fegato soffre quindi particolarmente le STASI, stasi di energia, stasi di sangue e/o di sostanze, dovute principalmente a due macrofattori: l'emotività (rabbia, rancore, coraggio, ecc.) e l'alimentazione (proteica, grassa, tossemica, ecc.)
L'emozione legata al fegato è la RABBIA, e diventa ancora più pericolosa se non espressa diventando RANCORE in quanto come energia psichica si ferma, si blocca sul pensiero o l'oggetto del pensiero e crea proprio quella stasi di cui soffre il fegato.  Il CORAGGIO invece lo troviamo a livello di cistifellea. Anche nei detti occidentali abbiamo espressioni quali "Avere fegato" oppure "farsi il fegato marcio" o anche "farsi il sangue amaro", quest'ultima ricordando un travaso di bile, che per l'appunto è amara. 
L'energia del fegato è legata al sangue, all'apparato venoso, alla salute dei genitali, alla salute degli occhi ed alla funzionalità muscolare (contrazioni e rilasciamenti). Avere quest'organo in disequilibrio, vuol dire pesare su tutti questi elementi dell'organismo, che come ben sappiamo "è un sistema complesso completamente interconnesso". 

Fegato all'occidentale
In medicina occidentale invece seguiamo un percorso diverso. Partendo dall'alimentazione, è fin troppo facile capirne l'importanza: chi filtra i cibi appena liquefatti dall'apparato digerente? chi trasforma le proteine in acido urico e urea? chi gestisce il ciclo del colesterolo? Chi permette l'emulsione dei grassi ingeriti e conseguente assimilazione? chi gestisce il metabolismo degli zuccheri? Esatto! Il FEGATO!!! Infatti da un punto di vista meramente anatomo-fisiologico tutto ciò che viene digerito, affluisce nella Vena Porta (canale di ingresso), che sfocia nel fegato il quale si occupa di filtrare, scomporre, disgregare, disciogliere, trasformare tutto ciò che viene ingerito: dalla pasta ai medicinali, dal succo di frutta al vinello.
E' chiaro quanto questo organo, con un'alimentazione orientata alle proteine e ai grassi (in prevalenza animali) sia messo sotto duro sforzo. Il Fegato è un organo dalle molte risorse, infatti è l'unico con la capacità di rinnovarsi e rigenerarsi anche se parzialmente danneggiato.
Lavora in tandem con il pancreas sul metabolismo degli zuccheri (da cui il Diabete di tipo 2) e produce la bile la quale ha molte funzioni: depurazione epatica, eliminazione HDL, discliogliemento (emulsione) grassi nella C duodenale, veicola i sali biliari, ecc.

Il filtro sporco
Anche un profano capisce chiaramente che il fegato è impattato notevolmente dallo stile alimentare, e che con l'andare del tempo la sua funzione si deteriora lentamente ma inesorabilmente. Ciò è dovuto alla produzione di calcoli epatici e conseguenti calcoli biliari che impediscono alle "celle" del fegato di svolgere le loro funzioni, impedendo meccanicamente sia il fluire del sangue che quello dei fluidi biliari. Questo impedisce all'intero organo di eseguire correttamente e facilmente la sua funzione di filtro-trasformatore, rallentando la circolazione del sangue a livello epatico (in medicina cinese STASI DI SANGUE DI FEGATO) e facendo circolare tossine non correttamente o totalmente filtrate e trasformate. Quindi le tossine che circolano vengono poi "stoccate" là dove circola meno sangue possibile per renderle innocue, cioè le cellule grasse.
Aspetta! Cosa?! La salute del fegato centra con il grasso del corpo? Esattamente. 

  • Non puoi dimagrire se il tuo fegato è a "mezzo servizio". 
  • Non puoi guarire se il tuo fegato è a mezzo servizio. 
  • Non avrai energia se il tuo fegato è a mezzo servizio. 

Inoltre  Essendo il fegato il "grande filtro" del sistema venoso, 

  • non puoi risolvere i problemi venosi se il fegato è a mezzo servizio.
Infine con un fegato costipato ed in stasi, l'umore ne viene alterato. Come dicevo poc'anzi "farsi il fegato marcio" oppure "farsi il sangue amaro" sono espressioni verbali che rispecchiano uno stato organico del fegato.

Soluzione da 1.000.000 $$$
eeh no! Questa ve la posto tra pochi giorni ... 
Restate sintonizzati

a presto amici miei Nutrizionauti
Il vostro sempre positivo Discepolo

lunedì 17 febbraio 2014

Nella terra dei ciechi, l'orbo è re


Eccomi amici miei,

scrivo un post nuovo dopo tantissimo tempo, ma ne sono così felice. Speriamo di riprendere con continuità. Lo scrivo per riflettere insieme sull'atteggiamento che normalmente abbiamo verso il "diverso" ed il "nuovo". Voglio porre la seguente domanda: "Ma sono davvero di mentalità aperta, oppure opero sulla base dei miei pre-concetti radicati?"

Dopo una accesa discussione con un caro amico, molti mesi orsono, con il quale non condivido la visione del mondo (perché siamo intimamente diversi, ed è bello così), mi è venuto in mente questo dialogo, ispirato all'antico detto latino:



Nel paese dei ciechi, l'uomo con un occhio solo è re. (In the land of the blind, the one-eyed man is king.)

Che già Erasmo da Rotterdam Adagia (1500-1536) descriveva come:
"In regione caecorum rex est luscus" (Nella terra dei ciechi, l'orbo è re).


La storia è questa...
Due amici da lunghissimo tempo. Si vogliono bene, sono seduti uno al fianco dell'altro e parlano. 
V: ti dico che ci vedo, vedo i colori, vedo le cose muoversi, vedo la luce e vedo l'ombra.
C: impossibile. tu sei cieco come me, non puoi vederci!
V: ti dico che ci vedo! vedo tutto, guarda quell'albero di frutta, il campo di girasoli gialli, il cielo azzurro e le nuvole bianche che... guarda quella assomiglia a te con il bastone
C: impossibile, senti è scientificamente impossibile che tu possa vedere. Nessuno vede. E' fisiologicamente e fisicamente impossibile...
V: ti dico che ci vedo, lo sto facendo proprio in questo momento. I miei occhi sono aperti. Lo sono. Sbatto le palpebre, e mi lacrimano anche un po'...
C: cosa sono le palpebre? te l'ho detto è impossibile. Ah, ho capito. Stai sognando! stai immaginando tutto. E' l'unica spiegazione. Tu stai sognando e mi stai raccontando la tua "visione" onirica. Ma sei e resti cieco, come tutti noi.
V: dici? allora com'è che adesso prendo questa mela colorata dal cestino, e te la metto nella mano?
C: eh!... impossibile... non ci credo. tu non PUOI vedere... allora stiamo sognando tutti e due. Semplice no?
V. senti perché non provi ad aprire gli occhi e vedere pure tu?
C: impossibile, non possono farlo tutti. solo quelli nati con gli occhi per vedere, e io non ce li ho. Nessuno ce li ha.
V: e chi te lo ha detto? io ti dico che ti sto guardando e hai gli occhi per vedere, se solo tu li aprissi.
C: ma la scienza mi ha detto che non ho gli occhi per vedere, nessuno ce li ha. Nessuno!
V: nessuno?
C: nessuno!
V. strano, perché io vedo tutti con gli occhi, da poter usare per vedere. Forse la "scienza" è "cieca" davanti a questa cosa, no?
C: impossibile ! siamo tecnologicamente avanzati. Ormai tutto è stato scoperto.
V: va bene, ho capito. allora per favore puoi accostare che vorrei scendere?
C: dai non fare il cretino, non posso fermare l'autobus qui a metà percorso e farti scendere. E poi non voglio.
V: dai per favore, vedo che li c'è un posto dove fermarsi, fammi scendere.
C: no, non ti faccio scendere. è un suicidio, e non voglio che tu ti faccia male.
V: senti, io ci vedo, scendo che tu lo voglia o no. Non posso restare su quest'autobus guidato da un cieco sulla strada per un burrone solo perché non vuole farmi scendere. Se non ti fermi tu, salto fuori io.
Il vedente si gira verso l'autobus
V: Io ci vedo. Qui c'è un mondo bellissimo, colorato e ricco. La strada che stiamo percorrendo è pericolosa e finisce in un burrone, lo vedo benissimo da qui. Chi vuole scendere con me?
Nessuno risponde.
V: chi vuole seguirmi?
B: si ma noi non ci vediamo!
V: bene, aprite gli occhi e guardate voi stessi.
Tutti sbalorditi.
B: Tu sei pazzo. nessuno può vedere. E' impossibile.
V: e io ti dico che invece è possibile se solo pensi che lo sia. Provaci, e capirai che riesci ad aprire i tuoi occhi per vedere. Inizialmente darà un po' fastidio, ma poi... poi è bellissimo!
Tutti in silenzio.
V: fermati amico mio, scendo qui.
C resta in silenzio e continua a guidare.
V: va bene, salterò giù. Li da vanti vedo una curva, con un ampio spiazzo. Salto giù in quel punto. - si gira verso l'autobus - Addio a tutti, chi vuole può vedere e cambiare strada, oppure continuare la corsa su quest'autobus verso la fine. Comunque sia, buona fortuna a tutti.
L'autobus arriva alla curva, rallenta e V salta giù. Poi si rialza rapidamente e grida "addio cari amici, ricordatevi che potete farlo anche subito se inizialmente credete ad una realtà diversa da quella che vi hanno insegnato!!!".

L'autobus, ovviamente si schiantò alla fine della strada, mentre V visse a lungo, vedendo passare molti molti autobus, e ad ognuno gridava:
"Io ci vedo! Potete vedere anche voi da subito se inizialmente credete ad una realtà diversa da quella che vi hanno insegnato!!!".
Ma nessuno gli credette mai... fino a quando...

di Stefano Gallone

Conclusione

...fino a quando non lo decidiamo noi... e tu che hai letto la storia... chi sei dei due amici? oppure sei tra quelli seduti comodamente nell'autobus? Su tutti gli argomenti? sempre?
Riprendo un vecchio post che avevo scritto... il dubbio e non la certezza è la strada per la conoscenza. Un dubbio, rivela una non certezza, che richiede di essere colmata con del nuovo sapere. Che fa cambiare e crescere. Ascoltare quindi altre opinioni e mettere in dubbio le proprie è la strada per crescere, ricordandosi sempre che i principi sono:

   1) tutto cambia continuamente,
   2) ciò che non cresce, muore.

che vuol dire che se non cambio per crescere, mi modifico per morire, ma non potrò mai restare fermo. Chi dichiara "resto fermo sulla mia opinione" è già morto. Chi dichiara, "mi hai detto una cosa diversa da quella che so, dovrei approfondire l'argomento", ha una possibilità di crescita. A noi la scelta.

Bene ho finito la mia epistola a voi cari che mi leggete ancora. Ed è per questo che come sempre vi auguro lunga vita e prosperità con un affettuoso abbraccio.

Il sempre vostro Discepolo Nutrizionauta.

venerdì 24 gennaio 2014

C'è un esercito che soffre ... di STIPSI

(Da un commento al post Ma fatti un clistere)
Ciao "Il Discepolo", mi chiamo Cinzia. Volevo prima di tutto ringraziarti per i consigli preziosi che pubblichi sul blog e chiederti un consiglio circa la mia stipsi. Ti informo che faccio uso di psicofarmaci da anni perché soffro di attacchi di panico e mi è stato riferito che questo genere di farmaco rallenta la peristalsi. Per quanto riguarda l'alimentazione mangio frutta verdura cruda, quella cotta un po' meno perché le verdure a foglia larga mi danno senso di gonfiore; cereali integrali possibilmente, ed anche qualche proteina; bevo molta acqua e non svolgo un lavoro sedentario.....secondo te, cosa c'è che non va e come posso risolvere il mio problema di stipsi? Dimenticavo di dirti una cosa: ho utilizzato se non abusato di lassativi sia per via orale che rettale!!!! Aiutami ti prego. Grazie Cinzia
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Ciao cara Cinzia, intanto grazie per avermi scritto. In questi ultimi mesi ho avuto poco tempo di scrivere post "nuovi", anche se ne ho in bozza un certo numero, ma con una bimba piccola il tempo collassa in un istante chiamato giorno. Mi dai quindi l'occasione di poter scrivere in modo compiuto rispondendoti.

Premetto, come faccio sempre, che non sono medico e quello che ti dico va usato come spunto per delle ricerche approfondite da parte tua e di terapeuti qualificati.

L'ansia e il calore.
Il tuo quadro è complesso ed averei bisogno di maggiori informazioni ma ci proviamo lo stesso. Gli stati di ansia in MTC si ritrovano in squilibri dell'energia del cuore con presenza di flegma-fuoco. Se questo fosse vero, lo riscontreresti sulla lingua con una patina consistente e giallastra. La stipsi in questo caso sarebbe dovuta all'eccesso di calore, che va ad "asciugare" i liquidi e quindi rende difficile l'evacuazione. Questo porta anche ad un disseccamento del materiale di scarto, creando incrostazioni sulla mucosa e rallentando ulteriormente la mobilità intestinale. SE, e ripeto SE, è questo il quadro, il problema non è la stipsi, ma il calore in eccesso. Quindi vanno eliminati cibi riscaldanti (carne, uova, fritti, noci, pepe/peperoncino, cioccolato, caffè, droghe, zucchero, zenzero), mentre vanno assunti cibi rinfrescanti (frutta, verdura, ortaggi crudi). Il pesce (non i frutti di mare) saltuariamente con olio e.v.o. e abbondante limone e prezzemolo. Il calore potrebbe anche essere dovuto al "Fegato", come causa prima, il quale se va in stasi per motivi emozionali (rabbia inespressa, rancori, frustrazione, ecc.) invade la "Milza" che si occupa dei liquidi, disseccandola, oltre a salire verso "Cuore". Modificare la dieta alleggerisce assai il peso del "Fegato", facendolo sbloccare. Qui notiamo come, ed  logico pensarlo, anche con una semplice analisi di tipo anatomico, tutto è collegato con tutto. Basti solo pensare che il Fegato passa vicino a stomaco, pancreas e reni... e ci dicono che non si influenzano? mmmh...

Dilavare, raffrescare e tonificare.
Poi, sempre con la consulenza del tuo medico di fiducia, sospenderei di volata i lassativi, che nella maggior parte dei casi sono IRRITANTI della mucosa intestinale, facendo perdere all'organo la naturale peristalsi. Non c'entra se sono o non sono naturali. Invece, clisteri quotidiani (meglio se la sera prima di andare a dormire e/o appena svegli) la restituiscono, in quanto il volume dell'acqua stimola le contrazioni del colon restituendogli la naturale elasticità e tonicità (come andare in palestra per l'intestino!). Quelli alla camomilla sono un pass-par-tout, leniscono le infiammazioni e favoriscono la flora intestinale, oltre a dilavare. Suggerisco a questo l'aggiunta di fermenti lattici vivi non coltivati nel latte da assumere al mattino.

Dieta ed emozioni.
Ora, gli psicofarmaci NON SONO LA SOLUZIONE dell'ansia amica mia, ma non posso dirti di sospenderli per ragioni etiche e professionali. Come ti dicevo in MTC, e potresti trovare un bravo operatore dalle tue parti (tuina, agopuntura, cromoterapia cinese, ecc.) che ti possa aiutare nel riequilibro, il problema potrebbe essere dovuto ad uno squilibro dell'energia del "Cuore", che però è legata anche a quella dei "Reni". SE è presente sulla lingua la patina gialla, come dicevo, vanno eliminati anche i cibi "muco-formanti", dove i principali sono latticini e derivati, farinacei di farine di grano raffinate. Prediligi farine biologiche semi-integrali senza o con poco glutine (gr. saraceno, segnale, mais, quinoa, amaranto, ecc.). Per i "Reni", invece, l'eccesso di calore POTREBBE essere dovuto ad un vuoto dello Yin, compensabile tutte le sere o quasi con un brodo di verdure (fresche, NON il dado con additivi neurotossici come il glutammato monosodico) con dentro fagioli neri o azuki o lenticchie. Il sale è preferibile quello Rosa dell'Himalaya per il suo ampio contenuto in sali minerali. Questo dovrebbe rimineralizzarti reintegrando la parte Yin del "Rene". I trattamenti di MTC indicati sono comunque consigliati in abbinamento alla dieta.

Conclusioni.
Ora, perdonami, ma ho lavorato su poche informazioni da parte tua e delle "ipotesi", ma mi hai dato la possibilità di raccontare che una semplice stipsi o stati ansiosi, potrebbero essere qualcosa di più complesso di una semplice "pigrizia" intestinale o stress e che seguire la strada sbagliata, NON fa guarire, ma mantiene l'organismo malato sulla strada del peggioramento. Purtroppo è più facile dire alle persone, e farsi accettare, di ingurgitare medicine, piuttosto che suggerire di cambiare stile di vita. 

Spero di aver fornito qualche spunto di riflessione e ricordate tutti cari amici, che la salute è un atto di responsabilità verso SE stessi, un atto di amore verso il tempio sacro del nostro corpo, che va amato e rispettato, ma soprattutto ASCOLTATO. Il nostro meraviglioso organismo è un network omnicollegato interattivo, agire su un aspetto dell'organismo, influenza tutti gli altri. E' inevitabile. La buona notizia è che questo funziona sia in un verso (quello del disequilibrio) sia nell'altro quello dell'autoguarigione.

Bene cara Cinzia, non mi resta che augurarti un in bocca al lupo ed una pronta "auto-guarigione".

Un abbraccio ed un augurio di buona salute a te e tutti gli amici che ancora mi leggono.

lunedì 2 settembre 2013

Shank Prakshalana 2.0

Commenti ricevuti su Shank Prakshalana: puliti dentro per essere sani fuori

Barbara 

Ciao ho iniziato a fare yoga da quasi 2 anni ed il nostro insegnante ci ha consigliato di ripulirsi anche internamente...se così vogliam dire....ci ha fornito delle fotocopie in cui è descritta la pratica e le proporzioni tra acqua e sale, come hai detto tu un cucchiaio raso per ogni litro, la cosa che mancava erano gli esercizi....ti dico ho un pò di pensiero a farlo....è così stancante come dici???ma se dopo mangio un piatto di pasta con olio può andare?
grazie
barbara 

Andrea Pelli 

Caro Discepolo, innanzitutto grazie per i post sempre interessanti e preziosi.
Vorrei descrivere la mia esperienza con il shank-prakshalana, perche' puo' essere utile per i lettori e per avere il tuo parere.
Ho effettuato la pratica, esercizi, temperatura e salinita' come descritti, fino alla 3 evacuazione. Poi ho dovuto vomitare l'acqua, ancora 2 bicchieri ed 1 evacuazione ed il salato non lo reggevo piu'. Con il piloro gia' aperto ho pensato che bere acqua minerale (temperatura ambiente e non salata) avrebbe avuto lo stesso effetto di quella salata. E cosi e' stato, essendo riuscito ad ottenere acqua quasi pulita fino a quando ho interrotto perche' stanco di 4 ore di esercizi. Che ne pensi sulla sostituzione dell'acqua salata con quella minerale naturale a meta' della pratica o comunque con il piloro gia' aperto? Ha lo stesso profondo effetto pulitore di quella salata e riscaldata?
Grazie ancora e saluti

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Cari Amici, grazie mille per avermi scritto e soprattutto grazie per i complimenti, che diciamolo, fanno sempre piacere. 

Una mia "verità"

Ho passato questi giorni estivi a riscoprire alcune "verità", tra cui il potere liberatorio dell'accettazione. Perché negare il piacere, anche fine a se stesso? Il piacere ci fa stare bene, quindi intanto accetto questo fatto e mi godo le cose che mi danno piacere. La dipendenza, questa si che è negativa. Qualunque dipendenza che provoca piacere è una limitazione alla propria libertà personale di scelta: dipendenza dalla TV, dai dolci, dalle droghe, da un telefilm, da un fumetto, dalle gare sportive, dal sesso, dal gioco, dal silenzio o dal rumore. Insomma Se ci troviamo a soffrire per la "mancanza" di qualcosa, questa è una dipendenza, di conseguenza ne siamo schiavi e quindi limitati. 
Godersi un sano complimento senza esserne dipendenti invece penso sia positivo, gratificante e motivante. E' la differenza tra alcolizzati e chi assaggia un dito di vino per gustarne l'aroma, il sapore e godere dell'effimero piacere del momento, cioè il  momento presente, che poi è tutto ciò che esiste.

Shank Prakshalana No More
Ma bando alle "pance". Colgo l'occasione per rispondere ad Andrea e Barbara per scrive un breve post di approfondimento sullo Shank Prakshalana (SPN). Le ultime 2 pratiche che ho eseguito ho ottenuto risultati ottimi con meno fatica. E visto che la natura si muove sempre sulla superficie a minor energia, mi sento di aver migliorato la pratica iniziale. 
Ma cominciamo dall'inizio. Per rispondere a Barbara dico : si la pratica è un po' faticosa. Di solito si inizia alle 8.00 del mattino e si termina circa alle 12.00 con esercizi di Yoga ed evacuando molte volte. Il pomeriggio di riposo è un obbligo verso il proprio organismo che necessita di riprendersi. Però... però si può ridurre la fatica. Ecco come ho eseguito la pratica le ultime due volte:
  1. la sera che precede lo SPN si cena non più tardi delle 18.00 con sola frutta. Abbondate tranquillamente.
  2. la stessa sera, prima di coricarsi, fare un bel clistere alla camomilla.
  3. Il mattino dello SPN preparare il tutto e, fino alla prima evacuazione, procedere SOLO con i primi 3 esercizi (quelli in piedi: stiramento in alto, flessione laterale e  torsione)
  4. dopo la prima evacuazione, procedere con l'esercizio completo, quindi i primi 3 esercizi in piedi, ed i 2 a terra.
  5. proseguire fino ad ottenere il colore dell'acqua espulsa chiaro come quella ingerita.
Questo permette di ottenere il medesimo risultato, con minori energie. Funziona perché intanto è già parzialmente libero il tratto finale dell'intestino. Inoltre la frutta ingerita la sera prima è stata digerita molto rapidamente, quindi già pronta per l'espulsione. Infatti limitare gli esercizi alla sola parte superiore (stomaco ed intestino tenue) permette all'acqua di fluire verso la parte bassa e riempire il "sifone" dell'intestino crasso. Appena questo è pieno (prima evacuazione), usiamo anche l'aggiunta degli esercizi della parte bassa per mobilitare il tratto finale dell'intestino e "disincrostarlo".

Saltlake in gola
Acqua salata... dopo un po' è tremenda! Concordo con Andrea, e le prime volte anche io ho "lavato lo stomaco" prima del termine della pratica. Ora per poter bere l'acqua debitamente salata, è importante che sia SEMPRE a temperatura, cioè 37 - 40 °C. Così si avrà l'impressione di mandare giù della minestra. Se diventa fredda... sembra di bere acqua di mare, che non è il massimo. Andrea dopo aver liberato lo stomaco ha iniziato con acqua minerale ed ha funzionato. Come mai? Intanto chiariamo che il piloro, cioè la valvola di uscita dello stomaco che conduce al duodeno, si apre e si richiude ad ogni transito. Avendo però l'intestino colmo d'acqua, l'ingestione di acqua dolce anzichè salata alimenta comunque il sifone. Io non ho esperienza di una pratica con acqua dolce, ma mi vengono in mente 2 cose: 
  1. l'acqua è salata per essere in concentrazione fisiologica e quindi avere un rapporto osmotico con le mucose "quasi" statico, cioè non viene assorbita ne diluita sottraendo liquidi al corpo. L'acqua dolce viene assorbita dalle mucose, che poi viene filtrata dai reni. Insomma, parte dell'acqua fa un giro diverso e affatica i reni. L'acqua troppo salata fa l'effetto contrario, sottrae liquidi al corpo, per ristabilire l'equilibrio osmotico, e viene assorbito sale nell'organismo.
  2. La temperatura la terrei sempre a 37 - 40 °C, perché con temperature più basse la muscolatura liscia dell'apparato digerente tende a contrarsi, quindi a irrigidirsi.
Insomma, ha funzionato e ne prendo atto, ma personalmente continuerò con la soluzione acquosa standard e con la temperatura vicina a quella corporea.

L'ultima cena? No il primo pranzo!
Io personalmente dopo tutta la fatica che faccio per pulire l'intestino, tutto vorrei tranne che riempirlo di nuovo di muco e incrostazioni. Quindi quello che faccio è mangiare frutta oppure verdura cotta poco fibrosa (ad esempio niente coste). Insomma riso e pasta, essendo dei cibi fortemente mucogeni li evito come la peste bubbonica. Prediligo invece cibi leggeri, vitaminici e vivi.
Quest'ultima volta ho provato a prendere succhi per 2 giorni dopo lo SPN. Devo dire che è stata una cosa eccitante e incredibile. Con l'intestino pulito, l'assorbimento dei succhi era immediato. Niente fame per due splendidi giorni. Altre volte invece ho digiunato per tre giorni, ed altre ho atteso fino all'ora di cena per cenare. Si legge che L'intestino non dovrebbe restare vuoto... la penso diversamente. Un po' di riposo all'organo che lavora a ciclo continuo tutti i giorni per tutta la vita, non può che fare bene. Il digiuno ne è la riprova. Oltre tutto senza incrostazioni, sporcizie, residui, ecc. che ne creano costipazione... beh gli si da una vera occasione per riprendersi.

Siamo qui per ESPERIRE
Che dirvi se non "provate"!, e condividete la vostra esperienza. Non c'è un solo modo per fare le cose, l'importante è avere coscienza di quello che si sta facendo ed essere responsabili e consapevoli che i risultati che otteniamo sono la diretta conseguenza dell nostre azioni. ASCOLTATE SEMPRE il vostro corpo e le sensazioni che avete, quelle che arrivano dal profondo (non solo dell'intestino), ma dal cuore, il nucleo. Se non vi sentite bene, se sentite che la cosa non va nel verso giusto, interrompete. Ricordate bene: non è sempre il momento giusto per fare ogni cosa. Il vostro "corpo-mente-spirito" lo sa, dategli ascolto.


Bene, ora vi saluto dopo questo piccolo approfondimento, bei Nutrizionauti. 
A chi è ancora in vacanza, fate il pieno di vit. D super attiva (cioè prendete il sole), respirate ossigeno buono, e mangiate leggero e bene ma soprattutto divertitevi mettendo in moto la vostra energia. Il corpo ringrazia, la mente ne gode, lo spirito si libera.

Un abbraccio, dal vostro affezionato Discepolo.

giovedì 18 luglio 2013

Stipsi dall'India ...

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Ma fatti un clistere!":

Carissimo,finalmente trovo dei consigli utilissimi chiari e produttivi e soprattutto una persona veramente competente che ci permette di approcciare questa terapia salutistica con estrema semplicità e secondo le diverse esigenze personali.
Mia figlia 18enne, soffre da quasi un anno di gonfiori addominali, stati talvolta dolorosi, cattiva digestione con fasi alterne di stipsi. Alimentazione abbastanza semplice ricca comunque di verdura e frutta. E' rientrata da 2 settimane da un viaggio in India di un mese. La situazione è precipitata. L'alimentazione in India era molto diversa: riso,banane,cocco, pane chapati ma poca verdura, e mai cruda.
Soffre ora di una costipazione che dura da un mese, si è aiutata a giorni alterni con le supposte di glicerina e lì con la pratica ayurveda le hanno fatto assumere l'olio di ricino. Ma i risultati sono molto molto scarsi e le feci (poche) simili a diarrea.
Io continuo a consigliarle di praticare i clisteri e di nn usare lassativi x non irritare e impigrire l'intestino.
Fra l'altro vista la sintomatologia con un metodo olistico le è stata diagnosticata molta candida intestinale, quindi sta facendo una dieta completamente priva di zuccheri e carboidrati. Sta assumendo i fermenti lattici, beve kefir da acqua e kefir da latte.
Che cosa consigli tu?
Grazie infinite per l'attenzione e saluti carissimi

Postato da Anonimo in Cultura e Salute alle giovedì, 18 luglio, 2013

REDIVIVO
Ciao Carissima. Intanto grazie per i complimenti che mi fai... è un po' che non scrivo sul blog articoli nuovi per questioni personali (3° trasloco in 24 mesi e nascita della mia prima bambina lo scorso giugno... che miracolo!). Colgo quindi l'occasione di risponderti per "rifarmi vivo" e salutare i miei adorati lettori ...

PREMESSA
Tornado a noi, devo premettere che non sono un medico, quindi i suggerimenti che ti do' sono da intendere come suggerimenti da verificare con personale medico competete.
Fatta la debita premessa, cerco di dare risposta alla tua gentile richiesta.

MEDICINA TRADIZIONALE CINESE
Quanto mi scrivi mi fa venire in mente un quadro di MTC (Medicina Tradizionale Cinese) per comprendere la situazione. La tua giovane figliola sembra che abbia uno squilibrio energetico forte della loggia terra (Milza-Pancreas / Stomaco), la quale però può dipendere da squilibrio della loggia Legno (Calore di Fegato -stipsi-). Ho pochi elementi per dirti più di questo, però... la loggia Terra è coinvolta molto nell'elaborazione e nella digestione delle cose, comprese le informazioni e le emozioni. Cioè se si studia molto la loggia Terra si squilibra, se si è preoccupati e si remugina, la loggia Terra si squilibra. Insomma, l'attività mentale elaborativa è presieduta dall'energia della loggia Terra, e se intensa e prolungata la esaurisce. Questa potrebbe essere una delle possibili cause... L'attuale stipsi invece ci dice che potrebbe essere in una situazione di pochi liquidi o eccesso di calore. Questa seconda causa penso sia più probabile in quanto in India il cibo è molto speziato e potrebbe aver squilibrato l'energia del fegato. Comunque...

PRATICHE DI SALUTE
Tornando alle pratiche di salute la situazione si può affrontare nel modo seguente: per una candidosi sistemica assumere l'integratore in gocce dei semi di pompelmo GSE.
Per riattivare l'intestino suggerisco fermenti lattici vivi, ma non da culture di "latte". Il Kefyr, anche se sembra un alimento eccellente, di fatto è un fermentato in zucchero che contiene fermenti vivi e residuo "alcolico" che è il risultato della fermentazione. I fermentati non mi piacciono a livello nutrizionale, compresi gli alcolici. Li eviterei fino ad una ripresa dell'organismo.
I clisteri sono ottimi, suggerisco di alternare clisteri di camomilla (antiinfiammatori-lenitivi e favoriscono la flora buona) con clisteri di acqua e bicarbonato al 5% (alcalinizzazione e disinfezione del tratto intestinale). Aggiungere 10 gocce di GSE nei 2 litri del clistere per la prima settimana. I clisteri meglio di mattina nell'ora di massima energia dell'intestino crasso, cioè tra le 5 e le 7 di mattina -alle 6 è perfetto! -. Poi si può tornare a dormire. Si possono ripetere tutti i giorni per la 1^ settimana, poi a giorni alterni per la 2^, poi ogni 2 giorni, per la 3^ e così via.

Poi  vista la passione per l'India  potrebbe provare lo Shank PrakShalana un lavaggio dell'intero tratto digerente. Questa pratica è molto forte, quindi va pratica bene e in un WeekEnd di tranquillità. Mi raccomando il sostegno della famiglia, perché è una pratica fisicamente faticosa. Poi il riposo è d'obbligo!

CHE MANGIARE?
Eviterei tutti i latticini e di sicuro zuccheri e farine raffinate o carboidrati in genere (anche la frutta, soprattutto meloni e frutta estiva). Prediligere una dieta fortemente alcalinizzante, quindi foglia verde abbondante, germogli, pochi legumi, tofu di canapa (meglio) o di soia, semini misti soprattutto. Ortaggi in genere, meglio se crudi ben lavati, evitare per qualche tempo le spezie. Ottimi il Tahin, l'hummus di ceci, l'avocado (intero o come guacamole). Colazione con acqua tiepida e limone appena svegli (purifica il fegato, tranquilla non stringerà ma aiuterà ad alcalinizzare in modo forte).

Un suggerimento è di leggere Il miracolo del pH alcalino, testo molto prezioso (anche per le ricettine): 


ALTRI AIUTI
Suggerisco un trattamento di MTC (MOXA, CROMOPUNTURA, AGOPUNTURA, TUINNA, QI GONG, ecc.) per recuperare l'equilibrio energetico degli organi coinvolti. Il riposo mentale-emotivo e fisico mi sembra comunque molto consigliato.

SALUTI
Spero di averti aiutato quel poco che basta per imboccare la strada dell'auto guarigione. Resto a disposizione e fammi sapere come procede.
Nel prossimo post spiego qualcosa sull' "energia degli organi" secondo la MTC.

Ciao cari Nutrizionauti,.. Sometimes I come back !
Sono felice di avervi scritto, mi siete mancati molto e vi ho pensato tutti i giorni dicendomi: "Questo potrei scriverlo sul blog!... appena riesco".

A presto ed un caro abbraccio dal vostro Discepolo.

sabato 9 febbraio 2013

Amore centrifugo

Come promesso parlerò di argomenti più vari. Oggi mi sento di voler parlare dell'Amore. Eh lo so, adesso arrivo io e parlo dell'amore, dopo poeti, cantanti, filosofi, psicologi, medici, ecc. cosa avrò da dire io sull'Amore? Beh voglio condividere con tutti voi una piccola, ma per me, significativa intuizione.

La filosofia orientale.
Amo la filosofia orientale, il concetto che nell'Universo vi siano due forze opposte e complementari che interagiscono per muovere ogni cosa della nostra realtà è affascinante e facilmente intuibile. Una visione "di-polare" della natura è abbastanza semplice da verificare: le onde (tutte) si muovono tra 2 estremi (picchi e valli), un oggetto che cade passa da uno stato di energia potenziale maggiore ad uno minore, la corrente da un polo positivo a quello negativo, da maggiore concentrazione a minore concentrazione c'è movimento osmotico, dopo la tempesta esce il sole, dopo il giorno c'è la notte, la stella ed il buco nero. Insomma, facilmente riconosciamo le due forze : una che genera (YANG) ed una che assorbe (YIN).
In queste due forze identifichiamo anche la caratteristica di "rarefazione" nello YANG e di "addensamento" nello YIN, ma la caratteristica che più mi interessa è la seguente: YANG = centrifugo, YIN = centripeto. Come vedete sono tutti aspetti che in fisica trovano un facile riscontro, per es.: il sole irradia calore, energia centrifuga, è rarefatto (gas in combustione), quindi è facile assegnargli la caratteristica YANG; la terra è fredda, addensata, e assorbe (energia dal cosmo), indubbiamente è YIN.

Amore e Paura.
Un giorno mi sono chiesto l'AMORE in quale categoria fosse, e dopo un po' di riflessioni ho pensato fosse indubbiamente YANG. Mi spiego. Amare vuol dire "voler bene", cioè desiderare il bene dell'altra persona (o essere vivente). Quando per esempio vogliamo bene al nostro bambino/a ogni nostra azione è fatta con lo scopo di portare felicità, salute, e benessere a questa persona. Il moto di queste azioni è DARE senza il desiderio di ricevere in cambio alcunché. Lo stesso vale per l'affetto verso un genitore, il compagno/a, ecc. La conseguenza dell'amore verso il prossimo (cioè "altro" rispetto al nostro ego) è la compassione che poi si trasforma in solidarietà. Insomma, per me Amare è donare benessere e gioia senza il bisogno di ricevere qualcosa in cambio. E qui vi confesso che ci provo quotidianamente, ma ci riesco? Ovviamente no, visto che sono un comune mortale.
Questo perché l'altro polo del di-polo di forze è la PAURA. La paura è il contrario di quanto già detto, cioè porta a voler ricevere, siamo cioè in condizione di BISOGNO. Paura della povertà ci fa accumulare più soldi, paura di perdere la persona "amata" ci fa diventare gelosi (possesso), e così via. Vedete come il movimento della paura sia di attrazione, mentre quello dell'Amore di irradiazione. La PAURA poi è la radice dell'aggressività, in quanto il bisogno se non soddisfatto crea tensione e se protratto porta alla frustrazione, quindi alla rabbia e infine all'aggressività che poi sfocia in violenza. Senza contare le paure ormai acquisiti e non sanate.
L'Amore invece ci fa sentire morbidi verso il prossimo, tolleranti, sorridenti. Vi ricordate quando siamo stati innamorati, soprattutto i primi giorni?  il mondo era rosa e gli occhi a cuoricino.

Quindi riassumendo, per me: l'Amore è un movimento YANG che definisco centrifugo; la Paura è un movimento YIN, definito centripeto.
Dipolo con linee di forza centrifughe e centripete.

Due forze universali.
Noi ci muoviamo tra queste due forze, l'Amore e la Paura. La paura però può essere indotta, attraverso le parole di chi vuole (volontariamente o meno) tenerci in condizioni di essere soggiogati e sottomessi. Chi ha paura è facilmente governabile in quanto è sufficiente dargli ciò che soddisfa il suo senso di bisogno legato alla paura indotta. Per esempio, spavento tutti per una nuova malattia (ADHD) e poi quando c'è abbastanza "tensione" fornisco il rimedio (prozac). Facile, facile, no?
L'Amore, invece, rende liberi. Perché si entra nello stato mentale, fisico e spirituale di non aver più bisogno di nulla, quindi non si ha più paura. Chi non ha paura di nulla, compresa la morte, la sofferenza, la povertà, ecc.  sappiamo tutti che è "ingovernabile". Fa comunque ciò che ritiene giusto incurante delle conseguenze per se. Vi viene in mente qualche esempio noto ai più? mumble ... mumble ...
Ma attenzione a non confondere i personaggi dei film dove fanno vedere l'eroe protagonista che perde tutto, si arrabbia, grida vendetta e non ha paura di nulla. In questo caso il protagonista è quello più sofferente di tutti e la paura di non farcela lo fa diventare aggressivo.
Chi ama il prossimo (ambiente, persone, animali, "cose", ecc.) accetta ciò che è così come si presenta, come un genitore ama il figlio anche se ha i capelli viola, e se ne prenderà cura per sempre, lo lascerà andare per la sua strada sapendo che è felice. La Paura invece fa assumere ai genitori comportamenti controproducenti...
Però la paura è un sentimento più che naturale e utile, per salvarci la vita in caso di pericolo o sopravvivenza. Insomma, non va nemmeno demonizzata. Come tutte le emozioni, se è in accordo con il momento presente è corretta, ma se non lo è, allora diventa controproducente.

Conclusione.
Questo principio ci da un riferimento per discriminare chi dice di amare ed invece teme, e ci fa essere più "obiettivi" con noi stessi. Se la nostra frase è "No, non andare via IO TI AMO, HO BISOGNO DI TE ! " capite bene che c'è una contraddizione. Se la persona amata vuole andare via, è perché non sta più bene li dov'è. Se voi gli voleste bene davvero, la risposta coerente dovrebbe essere "io ti amo, se qui stai male io voglio solo il tuo bene, quindi vai pure. Magari fammi sapere se stai bene". WOW, se ci fossi riuscito almeno una volta! Troppo tardi, ahimè!. Se invece si parla di bisogno (movimento centripeto) è PAURA, paura di restare soli, paura di non piacere, paura di soffrire, paura...
Proseguendo. Quando abbiamo una reazione aggressiva, chiediamoci: "di cosa ho paura?" . Inoltre, se qualcuno è aggressivo con noi, cerchiamo di capire qual'è la sua paura, cosa teme. Ricordiamoci che siamo tutti frutto delle nostre esperienze passate, ed un trauma infantile è fonte delle nostre risposte emotive attuali. Se alla Paura contrapponiamo altra Paura, sono due forze in collisione: l'esplosione è inevitabile.
Se accade a noi, cerchiamo di identificare la fonte della paura, ed è già un primo passo per liberarsi , se invece è un'altra persona ad aggredirci contrapponiamo al suo movimento centripeto il nostro movimento centrifugo. Quanto maggiore sarà il nostro movimento di "AMORE" tanto più colmeremo il suo bisogno che scatena la paura. In questo la gentilezza è di sicuro la via da percorrere.

Curiosità.
Ciclo in MTC dei 5 elementi.
Religiosi e credenti di varie religioni dichiarano che Dio è Amore. Adesso è facile capire il perché. Dal vuoto cosmico si è generata un'espansione istantanea di energia (calore) ed ogni cosa esistente in questo universo (movimento centrifugo) ha preso forma.
E' convinzione comune che l'Amore risieda nel Cuore, che in MTC è il movimento energetico del Fuoco, il massimo YANG, la massima espansione e direzione verso l'alto.
La Paura invece è legata ai RENI (surrenali che secernono adrenalina, noradrenalina, ecc.per la risposta allo stress in caso di pericolo) i quali sono del movimento dell'acqua, che è il massimo YIN con direzione verso il basso.
Coincidenze? mmm...

Bene, siamo arrivati alla fine. E' farina del mio sacco questa, quindi prendetela come mie opinioni personali sull'argomento. Le mie sono osservazioni fatte mettendo insieme un po' di idee per vedere le cose da un punto di vista inusuale e se vi è della coerenza nel mondo... e mi sembra che ci sia. Non  è meraviglioso?
Dedico questo post ad uno "spirito" speciale che ho incontrato ad un corso e mi ha donato la sua amicizia e benevolenza, oltre che alla mia amata che ha il mio amore incondizionato e disinteressato.

Il vostro Discepolo Nutrizionauta.

PS. con tutto sto "dolce" mi è venuto il diabete ;-)) ah ah ah.